Le scadenze del bando Erasmus + per il 2021

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come da Guida ufficiale pubblicata qualche giorno fa dalla Commissione Europea ecco qui la scadenza di tutti i termini per la presentazione delle domande riportati di seguito è fissata in relazione all’ora di Bruxelles.

Azione chiave 1
Mobilità individuale nel settore dell’istruzione superiore 11 maggio alle 12.00
Mobilità individuale nei settori dell’IFP, dell’istruzione scolastica e dell’istruzione per adulti 11 maggio alle 12.00
Accreditamenti Erasmus nell’IFP, nell’istruzione scolastica e nell’istruzione per adulti 19 ottobre alle 12.00
Mobilità individuale nel settore della gioventù 11 maggio alle 12.00

Mobilità individuale nel settore della gioventù 5 ottobre alle 12.00

Azione chiave 2
Partenariati di cooperazione nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù, ad eccezione di quelli presentati da ONG europee 20 maggio alle 12.00
Partenariati di cooperazione nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù presentati da ONG europee 20 maggio alle 17.00
Partenariati di cooperazione nel settore dello sport 20 maggio alle 17.00
Partenariati su piccola scala nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù 20 maggio alle 12.00
Partenariati su piccola scala nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù 3 novembre alle 12.00
Partenariati su piccola scala nel settore dello sport 20 maggio alle 17.00
Centri di eccellenza professionale 7 settembre alle 17.00
Accademie degli insegnanti Erasmus 7 settembre alle 17.00
Azione Erasmus Mundus 26 maggio alle 17.00
Alleanze per l’innovazione 7 settembre alle 17.00
Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù 1o luglio alle 17.00
Eventi sportivi senza scopo di lucro 20 maggio alle 17.00

Azione chiave 3
Giovani europei uniti 24 giugno alle 17.00
Azioni e reti Jean Monnet 2 giugno alle 17.00

 

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Le scadenze del bando Erasmus + per il 2021

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Come da Guida ufficiale pubblicata qualche giorno fa dalla Commissione Europea ecco qui la scadenza di tutti i termini per la presentazione delle domande riportati di seguito è fissata in relazione all’ora di Bruxelles.

Azione chiave 1
Mobilità individuale nel settore dell’istruzione superiore 11 maggio alle 12.00
Mobilità individuale nei settori dell’IFP, dell’istruzione scolastica e dell’istruzione per adulti 11 maggio alle 12.00
Accreditamenti Erasmus nell’IFP, nell’istruzione scolastica e nell’istruzione per adulti 19 ottobre alle 12.00
Mobilità individuale nel settore della gioventù 11 maggio alle 12.00

Mobilità individuale nel settore della gioventù 5 ottobre alle 12.00

Azione chiave 2
Partenariati di cooperazione nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù, ad eccezione di quelli presentati da ONG europee 20 maggio alle 12.00
Partenariati di cooperazione nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù presentati da ONG europee 20 maggio alle 17.00
Partenariati di cooperazione nel settore dello sport 20 maggio alle 17.00
Partenariati su piccola scala nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù 20 maggio alle 12.00
Partenariati su piccola scala nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù 3 novembre alle 12.00
Partenariati su piccola scala nel settore dello sport 20 maggio alle 17.00
Centri di eccellenza professionale 7 settembre alle 17.00
Accademie degli insegnanti Erasmus 7 settembre alle 17.00
Azione Erasmus Mundus 26 maggio alle 17.00
Alleanze per l’innovazione 7 settembre alle 17.00
Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù 1o luglio alle 17.00
Eventi sportivi senza scopo di lucro 20 maggio alle 17.00

Azione chiave 3
Giovani europei uniti 24 giugno alle 17.00
Azioni e reti Jean Monnet 2 giugno alle 17.00

 

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Avviso pubblico per gli interventi volti al recupero degli uomini autori di violenza

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri

SCADENZA

20 aprile 2021

OBIETTIVO

Il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri intende favorire la prevenzione ed il contrasto della violenza maschile sulle donne, promuovendo il recupero degli uomini autori di violenza.

Per la prima annualità, l’ Avviso ha carattere sperimentale ed è volto al rafforzamento di programmi di intervento di carattere preventivo e di trattamento per uomini già autori di violenza o potenziali tali, anche al fine di prevenire l’eventuale recidiva, per favorire l’adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali.

 

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PROGETTI FINANZIABILI

L’Avviso è finalizzato al finanziamento di progetti volti esclusivamente all’istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti.

Sono escluse dal finanziamento le proposte progettuali che prevedono esclusivamente attività di ricerca o organizzazione di convegnistica.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono partecipare le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, anche in forma associata tra loro e/o con gli Enti locali ovvero con le associazioni operanti nell’ambito del recupero degli uomini autori di violenza.

RISORSE DISPONIBILI

Il totale delle risorse destinate all’avviso è di 1 milione di euro.

Il finanziamento delle proposte progettuali sarà compreso tra il limite minimo di 10.000 euro e il limite massimo di 50.000 euro.

 

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Bando a sportello “Sport di tutti – Inclusione”

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Sport e Salute SpA

SCADENZA

30 giugno 2021 alle ore 12:00 (la scadenza potrà subire modifiche a a seconda dell’esaurimento, o meno, delle risorse).

PROMOTORE E FINALITÀ DEL BANDO

Sport di tutti, promosso dalla società Sport e Salute in collaborazione con gli Organismi Sporti, è un modello d’intervento sportivo e sociale, che mira ad abbattere le barriere economiche e declina concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, fornendo un servizio alla comunità. L’obiettivo è promuovere, attraverso la pratica sportiva, stili di vita sani tra tutte le fasce della popolazione, al fine di migliorare le condizioni di salute e benessere degli individui.

Il bando “SPORT DI TUTTI – INclusione” intende supportare le associazioni e società sportive dilettantistiche che svolgono attività di carattere sociale sul territorio attraverso progetti che utilizzano lo sport come strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, di sviluppo e di inclusione sociale, di recupero e di socializzazione, di integrazione dei gruppi a rischio di emarginazione e delle minoranze.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

Con il bando si intende finanziare progetti di valore dell’associazionismo sportivo di base che lavora con categorie vulnerabili, soggetti fragili e a rischio devianza e su temi sociali, quali:

  • lo sport quale strumento di prevenzione e lotta alle principali dipendenze giovanili da sostanze stupefacenti, alcool, ludopatia, nuove dipendenze digitali, disturbi alimentari (anche presso centri di recupero);
  • lo sport contro la povertà educativa e il rischio criminalità;
  • lo sport quale strumento di prevenzione e lotta all’obesità in età pediatrica;
  • lo sport a sostegno dell’empowerment femminile e contro gli stereotipi e la violenza di genere;
  • lo sport nelle carceri (minorili e per adulti).

Ulteriori tematiche pertinenti al Progetto potranno esser proposte dalle ASD/SSD in fase di candidatura e saranno valutate da Sport e Salute.

Il progetto presentato dovrà garantire lo svolgimento di attività sportiva gratuita per almeno 2 ore a settimana, per gruppi di minimo 15 partecipanti per almeno 20 settimane e/o centri estivi.

Si darà preferenza ai progetti che oltre all’attività sportiva prevedano:

  • azioni di valorizzazione di attività sportivo-educative aggiuntive che siano coerenti con le tematiche affrontate e i target di riferimento (es. eventi, attività di sensibilizzazione su temi extra-sport, corsi di formazione, ecc);
  • realizzazione delle attività in collaborazione con altri soggetti (quali altre ASD/SD, associazioni del terzo settore, servizi sociali degli enti locali, strutture di recupero, strutture carcerarie, Enti locali, Istituzioni scolastiche, universitarie, ospedaliere, ecc.).

Tutte le attività dovranno rispettare le disposizioni ministeriali e regionali relative alle misure di contenimento del virus Covid-19 ed i protocolli degli Organismi Sportivi di riferimento, qualora siano ancora in vigore al momento della realizzazione delle stesse.

SOGGETTI AMMISSIBILI

I destinatari del finanziamento potranno essere esclusivamente ASD/SSD iscritte al Registro CONI e affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI in possesso dei seguenti requisiti:

  • disponibilità di un impanto sportivo (anche in convenzione);
  • presenza di istruttori in possesso di laurea in Scienze Motorie o diploma ISEF o di tecnici di almeno 1° livello e tecnici con specifica esperienza per le diverse fasce di età;
  • esperienza di attività sportiva nel settore giovanile, registrata presso un Organismo Sportivo di affiliazione laddove si proponga un progetto destinato alla fascia giovanile.

RISORSE ED AMMONTARE DEI CONTRIBUTI

L e risorse totali stanziate ammontano a 2 miloni di euro.

L’importo massimo erogato per ciascuna ASD/SSD partecipante attraverso il format di budget predefinito, sarà di € 15.000,00 e sarà così composto:

  • importo omnicomprensivo di € 100,00 a settimana per lo svolgimento di attività sportiva dedicata a categorie vulnerabili (possono essere attivati massimo 5 corsi a settimana);
  • contributo per l’acquisto di attrezzature sportive, dispositivi di sicurezza e altro materiale sportivo del valore massimo di € 2.000,00 IVA inclusa;
  • contributo per altre spese (es. operatori di sostegno, screening, partecipazione a gare, etc) per un importo massimo di € 1.500,00.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

La presentazione dei progetti da parte delle ASD/SSD interessate, dovrà avvenire a partire dalle ore 12.00 del 15 marzo e sino alle ore 12.00 del 30 giugno 2021.

A partire dal 30 aprile 2021 i progetti presentati verranno valutati mensilmente, sulla base dei criteri previsti nel bando e e fino ad esaurimento delle risorse.

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Febbraio 2021. Ripartire alla grande con i fondi europei.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il 2021 è iniziato da poco, ma tante cose sono già successe.

Andiamo per gradi.

In questa e-mail provo a fare una sintesi dei principali aggiornamenti.

Troverai informazioni utili e pratiche per orientarti nel mondo dei finanziamenti europei.

 

NUOVI PROGETTI IN PARTENZA

Dal punto di vista professionale il 1 gennaio 2021 è cominciato davvero alla grande. Sono, infatti, ufficialmente partiti nuovi progetti europei.

Si tratta di progetti che ho scritto durante il 2020 e sono stati approvati dalla Commissione Europea.

Sono, quindi, partiti :

 

Young Leaders World Forum 

EU Grant:  149278 €,

Programme: Erasmus+ Key Action: Cooperation for innovation and the exchange of good practices

 

Extraordinary social change through sport

EU Grant: 48070 €,

Programme: Erasmus+ Key Action: Sport, Action Type: Collaborative Partnerships

 

Youth for Change

50.000 €

finanziato dalla Regione Lazio con il bando Comunità Solidali

 

In Mom we trust

EU Grant: 71.172,00 €,

Progetti di Partenariati Strategici per la preparazione all’istruzione digitale – Scambio di buone pratiche (KA226 – VET)

 

Save our Sport

EU Grant:  10755 €,

Programme: Erasmus+, Key Action: Learning Mobility of Individuals

 

Sports have no Gender 

EU Grant:  50.000 €,

Programme: Erasmus+,   Key Action: Sport, Action Type: Collaborative Partnerships

 

The Best of Youth

EU Grant:  100250 €,

Programme: Erasmus+,   Key Action: Cooperation for innovation and the exchange of good practices

 

Questi si aggiungono ai progetti già partiti e che si svilupperanno per tutto il 2021

 

Youth Workers International Networks 

EU Grant:  89204 EUR

Programme: Erasmus+

Key Action: Cooperation for innovation and the exchange of good practices Action Type: Capacity Building for youth in ACP countries, Latin America and Asia

 

Youth Work for Integration

EU Grant:  50890 EUR

Programme: Erasmus+

Key Action: Cooperation for innovation and the exchange of good practices Action Type: Strategic Partnerships for youth

 

Italians Beautiful People

EU Grant:  21210 EUR

Programme: Erasmus+ Key Action: Support for policy reform Action Type: Youth Dialogue Projects

 

YOUNG LEADERS ITALY

EU Grant:  27180 EUR

Programme: Erasmus+ Key Action: Support for policy reform, Action Type: Youth Dialogue Projects

 

IT’S ALL ABOUT US

EU Grant: 53965 EUR

Programme: Erasmus+  Key Action: Sport Action Type: Collaborative Partnerships

 

Let’s play all together

EU Grant: 50740 EUR

Programme: Erasmus+  Key Action: Sport Action Type: Collaborative Partnerships

 

—- In questi progetti verranno coinvolti i nostri studenti della Masterclass in modo da poter vivere, sul campo, l’esperienza della fase di implementazione di un progetto europeo reale.

 

MASTERCLASS EUROPROGETTAZIONE

Continua con tante novità il percorso formativo degli studenti della nostra Masterclass. Oltre alle 200 video-lezioni presenti in piattaforma ogni mese ci incontriamo virtualmente per confrontarci, chiarire dei dubbi, parlare e discutere dei possibili scenari futuri della nostra professione. A breve partirà anche il project work: Un momento importante per misurare le proprie capacità e misurarsi con la scrittura di un progetto europeo reale.

Stiamo lavorando per riaprire le iscrizioni il prossimo giugno.

Nel frattempo consiglio di iscriversi alla lista d’attesa.

 

CORSO BASE ONLINE EUROPROGETTAZIONE

Da qualche giorno sono aperte le iscrizioni del Corso Online di Europrogettazione livello Base. Abbiamo pensato a questo percorso per chi, partendo da zero, ancora non se la sente di affrontare un percorso lungo ed impegnativo come quello della Masterclass.

L’obiettivo delle 19 video-lezioni, infatti, è quello di conoscere l’argomento, orientarsi nel mondo dei finanziamenti europei ed acquisire le prime conoscenze e competenze di base.

E’ possibile frequentare la prima lezione gratuitamente, senza impegno. Direttamente Qui

 

I PROSSIMI BANDI 

In attesa della pubblicazione dei regolamenti della nuova programmazione comunitaria 2021/2027 abbiamo pubblicato alcuni bandi di maggiore interesse. Puoi trovarli tutti qui

 

CANALE YOUTUBE

Qui puoi trovare alcuni video da me realizzati dove approfondisco i concetti dell’europrogettazione.

Se vuoi chattare con noi, puoi farlo direttamente da Qui

Per oggi è tutto,

A presto,

Mattia

 

 

 

 

 

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Creative Living Lab – III edizione

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ENTE EROGATORE

Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo

SCADENZA

10 marzo 2021 alle ore 12.00

FINALITÀ DEL BANDO

La Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero lancia la terza edizione di Creative Living Lab, iniziativa nata nel 2018 per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative.

CORSO FONDI EUROPEI EUROPROGETTAZIONE

L’Avviso pubblico si inserisce nel quadro delle azioni istituzionali in materia di rigenerazione urbana nei territori che vivono realtà di fragilità ambientale, sociale, culturale ed economica, non necessariamente lontani dal centro fisico urbano, ma caratterizzati dalla difficile accessibilità a servizi e infrastrutture. A fronte dei radicali cambiamenti in corso e dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, si intende avviare una riflessione su un tema ritenuto di grande urgenza, quale la carenza di servizi e spazi di qualità nelle differenti realtà urbane del paese, utili ad accogliere in sicurezza e in condizioni favorevoli individui e comunità e a creare occasioni per costruire relazioni, confronto e integrazione.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

Creative Living Lab sostiene microprogetti di immediata realizzazione, innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree e gli spazi residuali in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico; interventi orientati al riutilizzo e alla riorganizzazione delle aree dedicate ai servizi, alle attrezzature di quartiere e agli spazi condominiali comuni.

Obiettivi di questa edizione di Creative Living Lab sono:

  • realizzare spazi attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possono contribuire a trasformare la qualità dei servizi e degli spazi di comunità attraverso la creatività contemporanea;
  • favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana orientati al potenziamento delle dinamiche socio-culturali di crescita partecipata e al miglioramento della qualità della vita a delle economie locali;
  • sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità residenti, capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi.

Le proposte devono indicare nuove forme di utilizzo dei luoghi prescelti al fine di migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali, di incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di istituzioni, professionisti, artisti, cittadini e soggetti attivi sul territorio e di promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso che sia tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte.

La realizzazione del progetto deve concludersi tassativamente entro e non oltre 180 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione della graduatoria. Tutte le attività della proposta devono rispettare la normativa vigente in materia di contenimento del contagio da COVID-19 ed eventuali successive integrazioni e modifiche e prevedere, altresì, la possibilità di rimodulazione e riorganizzazione in caso di nuove indicazioni da parte degli organismi governativi preposti.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare proposte soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, dedicati alla cultura e alla creatività contemporanea e radicati nei territori periferici, quali ad esempio: enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali, enti del Terzo settore senza scopo di lucro, università, centri di ricerca non profit, imprese sociali e di comunità non profit, società civile organizzata.

Importante è l’apporto di esperti di settore e di mediatori culturali come, ad esempio, architetti, paesaggisti, designer, artisti, registi, filmmaker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, psicologi, sociologi, antropologi.

RISORSE E AMMONTARE DEI FINANZIAMENTI

Le risorse per l’attuazione dell’avviso ammontano complessivamente a € 1.107.800.

Il finanziamento concedibile a ciascun soggetto proponente è fissato nell’importo massimo di € 50.000. Il finanziamento concesso deve essere utilizzato esclusivamente per la realizzazione della proposta culturale, NON sono previsti sovvenzionamenti per interventi di manutenzione e/o messa in sicurezza di immobili.

PER PARTECIPARE AL BANDO

L’avviso pubblico e tutti gli allegati sono pubblicati sul sito istituzionale della Direzione Generale Creatività Contemporanea al seguente link: http://www.aap.beniculturali.it/creativelab.html 

Le proposte devono essere trasmesse, pena esclusione, all’indirizzo PEC:
mbac-dg-cc.bandi@mailcert.beniculturali.it
e
ntro e non oltre le ore 12.00 del 10.03.2021

È possibile ottenere chiarimenti scrivendo all’indirizzo:
creativelivinglab@beniculturali.it
entro e non oltre le
 ore 12:00 del 01.03.2021

 

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Fondi europei diretti e indiretti

Cosa aspettarsi dopo aver ottenuto una sovvenzione europea.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Assistenza

Una volta firmata la convenzione di sovvenzione, occorre gestire il progetto accuratamente fino al suo completamento. In ogni fase del processo è possibile ottenere assistenza sotto forma di modelli di relazioni e scadenze da rispettare per tutta la durata del progetto.

Fattori cui prestare attenzione

  • Relazione – devi inviare periodicamente relazioni tecniche e finanziarie alla Commissione
  • Elementi da fornire – puoi essere tenuto a fornire gli elementi (informazioni, una relazione specifica, un opuscolo tecnico con un diagramma, un elenco, un software per lo stato di avanzamento dei lavori, ecc.) indicati nella convenzione di sovvenzione

Se ti interessano questi temi ti consigliamo di dare un’occhiata al nostro corso online di europrogettazione livello base. Puoi frequentare la prima lezione gratuitamente cliccando qui.

Controlli, audit e verifiche

La Commissione monitora l’attuazione del progetto (durante il suo svolgimento o successivamente), al fine di garantirne la conformità con la convenzione di sovvenzione. Il processo di controllo, audit e verifica può comportare:

  • la verifica della corretta attuazione dell’azione in conformità della convenzione di sovvenzione, compresa la valutazione della coerenza degli elementi da fornire e delle relazioni con la descrizione e il piano di lavoro
  • audit finanziari sui tuoi conti in quanto beneficiario per verificare i costi ammissibili sostenuti.

Modifiche

La convenzione di sovvenzione può richiedere una modifica in caso di cambiamento dei termini e delle condizioni.

Tenuta dei registri

È importante tenere registri e altra documentazione giustificativa che attestino adeguatamente la corretta esecuzione del progetto. Ciò comprende la registrazione delle spese ammissibili e dei conti corrispondenti.

 

CORSO FONDI EUROPEI EUROPROGETTAZIONE[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Approvato il #next generation EU: 672,5 Miliardi di Euro.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Su 685 votanti, 582 hanno votato a favore, 40 contro e 69 si sono astenuti.

Si tratta del fulcro del piano Next Generation Eu che avrà a disposizione 672,5 miliardi di euro su complessivi 750 miliardi, da raccogliere attraverso la più grande emissione obbligazionaria dell’Unione europea.

Gentiloni: “Passo storico, ora avanti per tutti gli europei” Tweet Recovery fund.

Dombrovskis: vogliamo misure che portino a una trasformazione Ue, Sassoli: “Il governo italiano risponderà alla crisi con la stabilità.

Ora Recovery” Ue, Dombrovskis: “L’instabilità dell’Italia non metta a rischio il Recovery Plan” 10 febbraio 2021 Con 582 voti favorevoli, 40 contrari e 69 astensioni il Parlamento europeo ha dato il via libera al regolamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility).

Si tratta del fulcro del piano Next Generation Eu che avrà a disposizione 672,5 miliardi di euro su complessivi 750 miliardi, da raccogliere attraverso la più grande emissione obbligazionaria dell’Unione europea. Servirà a finanziare anche dei progetti di investimento iniziati dal 1° febbraio 2020.

I finanziamenti saranno disponibili per tre anni e i governi possono richiedere fino al 13% di prefinanziamento per i loro piani di ripresa e resilienza. Una volta che anche il Consiglio avrà approvato formalmente il regolamento, questo entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue.

Il dispositivo Rrf è strutturato intorno a sei pilastri: transizione verde; trasformazione digitale; coesione economica; produttività e competitività; coesione sociale e territoriale; resilienza sanitaria, economica, sociale e istituzionale; politiche per la prossima generazione. I piani nazionali dovranno contribuire al raggiungimento dell’obiettivo Ue della neutralità climatica entro il 2050 e ad avviare la transizione verso l’economia digitale.

Almeno il 37% della spesa per gli investimenti e le riforme contenute in ciascun piano nazionale di ripresa e resilienza dovrà sostenere gli obiettivi climatici, e almeno il 20% dovrà sostenere la transizione digitale.

Nei piani nazionali, ricorda la Commissione, gli Stati membri dovranno “affrontare efficacemente le sfide individuate nelle pertinenti ‘Raccomandazioni specifiche per paese’ nell’ambito del ‘semestre europeo’, il quadro Ue di coordinamento delle politiche economiche e sociali”. Sovranisti spaccati in tre per voto al Pe Il gruppo Identità e Democrazia si spacca in tre al Parlamento Europeo nel voto sul regolamento della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu. I ‘sovranisti’  o nazionalisti che dir si voglia si dividono tra favorevoli, contrari e astenuti per linee geografiche, secondo i rispettivi interessi nazionali.

Tra i favorevoli al regolamento, che in tutto  sono 582, ci sono tutti i 28 eurodeputati della Lega, incluso Vincenzo Sofo, noto per il legame sentimentale con Marion Maréchal-Le Pen.

Ha votato a favore anche l’ex leghista  pugliese Andrea Caroppo, oggi tra i Non Iscritti (a favore anche i Cinquestelle e pure i quattro ex M5S passati nei Verdi, oltre agli eurodeputati italiani dell’S&D, di Renew Europe e  del Ppe; astenuti i parlamentari di Fdi, come annunciato ieri da Carlo Fidanza). Tornando al gruppo Identità e Democrazia, che è presieduto da Marco Zanni della Lega, hanno votato contro il regolamento (40 in tutto i contrari) i nazionalisti dei Paesi del Nord o dell’Europa Centrale, notoriamente poco favorevoli ad aiutare i cugini del Sud.

Sono contrari i tedeschi di Alternative Fuer Deutschland (l’eurodeputato veneto della Lega Gianantonio Da Re ha detto all’Adnkronos che quando se ne andranno dal gruppo farà una “festa con le giostre in piazza”), i due deputati del Perussuomalaiset (i Veri Finlandesi), gli austriaci del Fpoe, Peter Kofod del Danske Volkeparti danese, il ceco Hines Blasko di Svoboda a přímá demokracie (Libertà e Democrazia Diretta), i belgi fiamminghi del Vlaams Belang, l’olandese Marcel De Graaff del Partij voor de Vrijheid (Partito della Libertà), l’estone Jaak Madison del Eesti Konservatiivne Rahvaerakond (Partito Popolare e Conservatore Estone).

La seconda delegazione del gruppo Id, quella francese del assemblement National, che conta 23 eurodeputati, si è schierata compatta per l’astensione. I motivi li ha spiegati ieri in  aula il lionese Jean-Lin Lacapelle.

Tra l’altro, ha spiegato, la Francia è tra i principali contributori di Next Generation Eu, ma riceve poche risorse rispetto ad altri Paesi. Si sono  astenuti, come detto, anche gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, in primis il capodelegazione Carlo Fidanza e il copresidente dell’Ecr Raffaele Fitto. Astenuto anche il grosso del  gruppo della Sinistra Gue/Ngl (non conta neanche un italiano). Nessun eurodeputato italiano ha votato contro: l’Italia è il primo beneficiario di Next Generation Eu.

Anche nell’Ecr, il gruppo dei Conservatori e Riformisti di cui fa parte Fdi, si notano divisioni per linee nazionali, che non sono infrequenti nei gruppi parlamentari europei: i polacchi del Pis hanno votato a favore, mentre quelli spagnoli della destra di Vox si sono astenuti. Dopo l’Italia, la Spagna è il secondo beneficiario di Next Generation Eu.

Von der Leyen: “Bene approvazione dell’Europarlamento” “Accolgo con favore il voto del Parlamento europeo sul dispositivo del Recovery, il cuore di Next Generation Eu. Mentre i vaccini ci aiutano a uscire dalla crisi sanitaria, lo strumento di ripresa e resilienza ci porterà 672,5 miliardi di euro per sostenere persone, imprese e comunità per uscire dalla crisi economica”.

Lo ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Sassoli: “Ora stati membri non perdano tempo” “Ora la parola passa agli Stati membri per far partire il Next Generation Ue. Ci attendiamo che i parlamenti nazionali accelerino la ratifica dell’aumento delle risorse proprie  dell’Unione, essenziale per emettere bond e finanziare la ripresa. Non c’è tempo da perdere e ogni ritardo sarebbe un danno enorme a cittadini e imprese”. Lo ha dichiarato il  presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

“L’Unione europea non si ferma e il via libera oggi del Parlamento europeo al Recovery Resilience Facility (Rrf) – il regolamento sugli obiettivi, il finanziamento e le regole di accesso ai fondi europei –  è un’altra decisione storica per guidare la ripresa”, ha spiegato. “Questa è l’Europa che corre nella direzione giusta, con soluzioni in forte discontinuità col passato e capace di sostenere i cittadini e la loro vita consentendo agli Stati di avere risorse per programmare il loro futuro”, ha affermato Sassoli.

Dombrovskis: “Ora i piani nazionali” Il vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per le questioni economiche, Valdis Dombrovskis, ha posto l’accento sul fatto che “questo strumento offre ai paesi  dell’Ue un’opportunità unica di ricostruire e rinnovare le proprie economie per il mondo post-Covid. È un’opportunità per costruire la resilienza e per proiettarsi in un un futuro più  digitale e più verde. Ciò richiede – ha rilevato Dombrovskis – che siano fatti gli investimenti adatti e le giuste riforme.

Per riprendersi dalla crisi e affrontare le sfide del ventunesimo secolo, gli Stati membri dovranno cogliere l’opportunità dei finanziamenti Rrf per liberare le loro economie dalle strozzature e ammodernare le loro politiche e pratiche obsolete”. Gentiloni: “Passo storico, ora avanti per tutti gli europei” “Il voto di oggi al Parlamento europeo ci avvicina all’entrata in vigore dello strumento di ripresa e resilienza. Spinta dal terribile shock della pandemia, l’Europa ha compiuto un passo storico”. Lo ha dichiarato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, commentando l’approvazione del dispositivo all’Europarlamento.

“Abbiamo fatto qualcosa che solo un anno fa era impensabile: la creazione di uno strumento comune, finanziato dal debito comune, per raggiungere un obiettivo comune. Da diversi mesi la Commissione lavora intensamente con i governi nell’elaborazione dei loro piani di ripresa e resilienza. Ora dobbiamo tutti intensificare i nostri sforzi e assicurarci di cogliere questa opportunità unica per cambiare le nostre economie, per il bene comune di tutti gli europei”, ha aggiunto.  Amendola: “Vinte resistenze, ora risposte ai cittadini” “Il voto finale al Parlamento Europeo, con una maggioranza cosi’ larga, sul Next Generation Eu, è una bellissima notizia.

Abbiamo fatto tanta strada dal 21 luglio, e vinto tante resistenze. Adesso possiamo finalmente dare tutte le risposte che i cittadini europei aspettano”. Così il ministro per le politiche comunitarie Enzo Amendola. [fonte rainews]

 

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corso master fondi europei

Lavorare nel mondo dei finanziamenti europei: Le figure più richieste.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In questo articolo voglio parlarvi delle figure professionali e soprattutto delle varie possibilità di fare carriera all’interno del mondo di finanziamenti europei nello specifico dell’europrogettazione.

Illustrerò alcune figure professioni che lavorano nel settore dei finanziamenti europei.

Al primo posto c’è la figura del progettista. Il progettista è il professionista che si occupa soprattutto all’inizio di ideare, di scrivere, di strutturare e poi di andare a compilare correttamente il formulario quindi ufficialmente a presentare la domanda progettuale per richiedere il finanziamento alla Commissione Europea.

Deve avere competenze di Project Management e delle tecniche di progettazione europea. Quindi sapere come trasformare un’idea in un progetto e anche come compilare correttamente il formulario ovviamente deve saper costruire una solida partnership internazionale a seconda della richiesta del bando e ovviamente deve anche sapersi muovere all’interno della piattaforma elettronica della Commissione Europea che poi è lo strumento unico attraverso il quale si mandano i progetti.

Secondo me è la figura più importante perché provate ad immaginare quanto è determinante poi su tutto il resto è chiaro.

Nei miei corsi ne parlo spesso degli aspetti di questa professione.

Se non ci fosse il progettista non ci sarebbe nessun progetto.

Quando si vince un progetto e inizia la fase di gestione  entrano in gioco altre figure professionali.

Il project manager è la persona che si occupa della gestione dell’intero ciclo progettuale quindi è il responsabile dell’attuazione pratica del progetto. E’ il professionista che una volta che il progetto finalmente entra nel suo periodo di implementazione si deve occupare e preoccupare di sapere far funzionare tutta la macchina organizzativa, di raggiungere l’obiettivo del progetto,  la produzione di quei risultati e soprattutto di realizzare nel migliore dei modi tutto il piano delle attività che è stato inserito nel progetto e che è stato valutato positivamente e che quindi bisogna considerarlo come una guida.

 

Oltre al  coordinatore ci possono essere a seconda della complessità del progetto altre figure di supporto al coordinatore.

Il Project manager Junior si occupa di alcune specifiche task e quindi è di ausilio al Project coordinator soprattutto nei progetti più complessi.

In tutti i progetti c’è poi la risorsa umana che si occuperà della comunicazione, della gestione dei media, della diffusione delle notizie e dei risultati del progetto e soprattutto di darne ampia visibilità.

Fondamentale è la figura del responsabile dell’amministrazione che si dovrà occupare della tenuta della contabilità e della documentazione fiscale, del rispetto del budget, dei pagamenti, dei contratti, della tenuta della documentazione. E’ una figura che collabora, in modo stretto, con il coordinatore, così da monitorare l’andamento del ciclo progettuale rispetto al budget stabilito. Avere una figura competente che si occupa di amministrazione durante il progetto faciliterà anche il processo di rendicontazione finale.

In alcuni progetti spesso il coordinatore viene affiancato da un responsabile dell’organizzazione delle attività, che si occuperà di tutti gli aspetti logistici delle attività. E’ un’area abbastanza complessa in relazione alla complessità del piano di azione. Bisogna avere ottime competenze gestionali, operative e di problem solving.

 

Nei progetti in ambito formazione riveste un ruolo centrale la figura del formatore, che si occupa del piano formativo, della gestione dei partecipanti e di tutti gli aspetti legati al raggiungimento di quelli che vengono chiamati “learning outcomes”. Se poi il progetto prevede partecipanti stranieri dovrà anche essere in grado di “lavorare” in inglese o altra lingua veicolare scelta dal progetto.

 

Come dico spesso nei miei corsi per ognuna di questa professione  bisogna essere dotati di conoscenze, competenze e abilità. In particolare bisogna essere molto competenti rispetto all’area di lavoro, saper lavorare in team visto che tutte le risorse umane coinvolte in un progetto debbono, necessariamente, cooperare tra loro e rimanere sempre aggiornati su ogni passo in avanti del progetto. Per me sono importanti anche competenze di problem solving, mediazione e capacità di lavorare per obiettivi.

 

Questo e tanto altro si può fare nel settore dei finanziamenti europei. Oggi, più che in passato, gli enti hanno bisogno di professionisti formati, seri, competenti ed appassionati.

Se pensi che questi lavori possano interessarsi e vorresti metterti in gioco ti invito a guardare i nostri corsi sulla pagina dedicata.

 

La tua carriera potrebbe cominciare proprio da Qui.

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Pronti per il nuovo Erasmus Plus ?

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Il futuro di Erasmus si prospetta solido in quanto continuerà a finanziare iniziative per promuovere la conoscenza e la consapevolezza, il senso di cittadinanza e appartenenza all’Europa. Il Programma prevede un forte investimento nelle persone, nelle loro competenze e nelle loro conoscenze green e digitali, necessarie a rispondere alle sfide globali, a mantenere l’equità sociale e a guidare la competitività.

Il Programma Erasmus ha dimostrato tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità anche durante la pandemia. L’emergenza sanitaria ha indubbiamente creato difficoltà agli spostamenti fisici, ma nonostante tutto gli scambi sono proseguiti ordinatamente utilizzando la didattica a distanza e in generale la mobilità in modalità blended, con piena soddisfazione dei partecipanti.

A fronte di politiche comuni, l’Unione europea si è dotata negli anni di strumenti che hanno permesso di raggiungere alcuni obiettivi strategici. Nel settore dell’educazione e della formazione, il Programma Erasmus+ (ivi compresi tutti i programmi europei che lo hanno preceduto) ha supportato nel concreto le politiche di cooperazione dei sistemi educativi europei attraverso progetti di cooperazione e la mobilità dei cittadini dell’unione per percorsi di studio, formazione, lavoro.

CORSO FONDI EUROPEI EUROPROGETTAZIONE

Dal suo inizio nel 1987, il programma si è notevolmente ampliato. Ora copre tutti i settori dell’istruzione e della formazione, dall’educazione e cura della prima infanzia all’istruzione scolastica, alla formazione professionale, all’istruzione superiore e all’apprendimento degli adulti. Sostiene la cooperazione sulla politica giovanile e promuove la partecipazione allo sport.

Il Programma si inserisce, quindi, in un quadro europeo di interventi volti a realizzare uno spazio europeo dell’istruzione, un’Europa della conoscenza “in cui imparare non sia limitato da confini; un continente in cui sia divenuto la norma trascorrere un periodo in un altro Stato membro, per studiare, formarsi o lavorare, e parlare altre due lingue oltre alla propria lingua madre. Un continente in cui le persone abbiano un forte senso della propria identità di europei, del patrimonio culturale dell’Europa e della sua diversità“.

Erasmus costituisce uno strumento chiave per il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi a cui tutte le Agenzie nazionali devono tendere e per farlo è necessario:

  • Aumentare il numero di beneficiari.
  • Raggiungere persone di ogni estrazione sociale: attraverso nuove misure sarà possibile avere accesso a finanziamenti per organizzazioni più piccole. Ciò renderà più facile far partecipare persone provenienti da ambienti svantaggiati.
  • Costruire relazioni più forti con il resto del mondo: mobilità e cooperazione con Paesi terzi aumenteranno, attraverso una combinazione di mobilità fisica e virtuale.
  • Promuovere ambiti di studio che guardano al futuro come le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l’ambiente, l’ingegneria, l’intelligenza artificiale o il design.
  • Sostenere l’innovazione digitale

Il programma Erasmus+ continuerà ad essere strutturato in tre azioni chiave:

– AZIONE CHIAVE 1 a supporto della mobilità delle persone
– AZIONE CHIAVE 2, per i progetti e tutte le misure di cooperazione
– AZIONE CHIAVE 3, per il supporto alle politiche dell’Unione in materia di Istruzione, Gioventù e Sport.

Il Programma mobiliterà tutti i settori per la ripresa dalla crisi dovuta al Covid19 e per promuovere la crescita. Con l’obiettivo di raggiungere lo Spazio europeo dell’educazione entro il 2025, il nuovo Erasmus+ mira a:

  • Fornire nuove opportunità per gli studenti europei, a partire dalla scuola; grazie a una maggiore accessibilità e formati di mobilità più flessibili, il nuovo Erasmus+ fornirà opportunità a un gruppo più diversificato di discenti, compresi quelli in condizione di svantaggio;
  • Promuovere l’innovazione nella progettazione dei curriculum, nell’apprendimento e nelle pratiche didattiche;
  • Promuovere competenze green e digitali;
  • Sostenere le nuove iniziative faro, come le Università europee, Teacher Accademies Erasmus, Centri di eccellenza professionale.

Tutto questo con un investimento crescente di risorse:  dai 14.7 miliardi di euro della vecchia Programmazione Erasmus+ (2014–2020) si passa agli oltre 26 miliardi di quella appena iniziata (2021-2027). Si tratta di un investimento importante all’interno del bilancio UE che affianca il piano di rilancio Next Generation EU.

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Il Programma Erasmus ha dimostrato tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità anche durante la pandemia. L’emergenza sanitaria ha indubbiamente creato difficoltà agli spostamenti fisici, ma nonostante tutto gli scambi sono proseguiti ordinatamente utilizzando la didattica a distanza e in generale la mobilità in modalità blended, con piena soddisfazione dei partecipanti.

A proposito di Brexit
La Brexit è un fatto di portata storica che avrà sicuramente un impatto sulla mobilità in entrata e in uscita di studenti tra Ue e Regno Unito. Tuttavia, non tutto è definitivamente perduto. Il Programma Erasmus, infatti, è uno strumento molto flessibile e adattabile. Già adesso vi sono significativi accordi bilaterali con realtà extraeuropee, con Paesi come il Marocco, la Tunisia o altri paesi nel mondo, che rendono possibili esperienze di mobilità. Ci auguriamo che questo possa coinvolgere in futuro anche lo stesso Regno Unito.

Al di là di ogni situazione o criticità, anche di natura politica, l’Erasmus continua negli anni ad assolvere alla sua mission: aprire porte, creare collegamenti, arricchire le persone. Sono certa che la Brexit non farà venir meno la voglia di conoscenza e di crescita personale che accomuna tutti i giovani europei.

 

FONTE SITO erasmusplus.it

di Sara Pagliai
Coordinatrice Agenzia nazionale Erasmus+ Indire

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