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COSA FA L’EUROPROGETTISTA?

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Di cosa si occupa L’Europrogettista?

 

L’Europrogettista è senza dubbio una figura professionale nuova e molto dinamica.

Si tratta di un professionista dotato di competenze trasversali, il quale si occupa di individuare il bando adatto cui presentare domanda, costruire l’idea progettuale in base anche alle caratteristiche di chi applica (ente pubblico, associazione, università etc.
…), costruire una rete internazionale di partner di cui necessitano la maggior parte dei progetti europei.

L’Europrogettista si occupa della compilazione del formulario, e degli eventuali allegati, prendendo le mosse dall’idea progettuale che deve avere due caratteristiche principali: essere finanziabile (ossia mirata a rispondere alle materie di interesse che la Commissione Europea decide di volta in volta di finanziare), ed essere coerente con gli obiettivi prefissati dalla stessa. Da anni ci occupiamo di garantire un’adeguata formazione agli aspiranti europrogettisti (clicca qui per saperne di più)

Come anticipato, si tratta di una professione per l’esercizio della quale sono necessarie competenze trasversali.
Si va dalla capacità di analisi e lettura di un bando, a quella di studio e comprensione dei contenuti di un regolamento. Per passare poi alle c.d. skills personali, anch’esse fondamentali, come la creatività ed una ottima propensione alle relazioni interpersonali ed internazionali.

 

Questo è quello che l’Europrogettista fa di base.

Infatti, in diversi casi il ruolo dell’Europrogettista può spingersi oltre alla scrittura e presentazione della proposta progettuale. Infatti, ad esempio, laddove il progetto presentato venga approvato, l’Europrogettista può acquisire anche il ruolo di project
coordinator, ovvero della persona incaricata della gestione della fase di realizzazione ed implementazione del progetto.

Prima di proseguire nella nostra analisi, risulta utile fare alcune precisazioni su cosa sia un progetto europeo, e più in generale un progetto.

 

Un progetto europeo, ma anche un progetto nazionale o regionale, può essere definito come un insieme di azioni
che vengono delineate in modo coerente tra loro ai fini del raggiungimento di un obiettivo, in un arco di tempo determinato.

Questo obiettivo, per essere considerato valido e meritevole di finanziamento, deve essere sì ambizioso, ma deve anche avere la capacità di incidere positivamente sulla situazione attuale, modificare una condizione, generare un cambiamento, risolvere un problema.
Partiamo proprio da questo. È necessario, infatti, che i progetti europei vadano nella direzione di parlare e trattare di un caso concreto. È bene evitare dunque di scrivere progetti poco palpabili e, per quanto fondati su temi “importanti” e sensibili, assolutamente privi di concretezza e fattibilità.

 

In quali settori l’Europrogettista può esercitare la sua professione?

L’Europrogettista può lavorare in diversi settori. Nonostante ciò è estremamente consigliato all’Europrogettista di specializzarsi in determinati ambiti, poiché, come anticipato, le tematiche su cui poter lavorare sono moltissime.

 

Da dove comincia la carriera dell’Europrogettista?

È possibile iniziare in diversi modi, ad esempio si può iniziare a scrivere progetti per la propria realtà associativa, nel caso in cui se ne abbia una, oppure cominciare a scrivere per associazioni della propria rete personale intenzionate ad ottenere finanziamenti per implementare le proprie attività.

 

L’Europrogettista può svolgere la propria professione anche presso realtà che hanno come obiettivo quello di
presentare progetti per conto di terzi (è l’esempio delle società che erogano consulenza sui fondi europei).

Qual è la cosa che l’Europrogettista deve fare prima di iniziare a scrivere un progetto?

Ai fini della presentazione del progetto sarà necessario, come prima cosa, effettuare la registrazione sulla piattaforma della Commissione Europea.

La Commissione, come anticipato, non finanzia progetti di singoli individui, ma quelli di enti, associazioni o gruppi informali.

Per registrarsi sarà dunque necessario inserire i propri dati e quelli del soggetto applicante per entrare nel database della Commissione Europea.

 

 

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