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Tutti i dati della partecipazione italiana a Erasmus nel 2019

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il 2019 spicca per la forte partecipazione italiana a Erasmus+ negli ambiti scuola, università ed educazione degli adulti. Vediamo i dati nel dettaglio, settore per settore:

SCUOLA – MOBILITÀ PER L’APPRENDIMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA

L’Agenzia ha ricevuto quest’anno 496 candidature (199 i progetti approvati) che consentiranno a 4.309 persone tra insegnanti, dirigenti e personale amministrativo della scuola (+11% rispetto al 2018) di effettuare un’esperienza di mobilità europea per un corso di formazione, job shadowing o incarichi di insegnamento. Il totale delle istituzioni scolastiche coinvolte nella mobilità dello staff ammonta a 324, con una maggiore presenza degli istituti secondari di secondo grado, circa il 57%. Ogni progetto in media consentirà la mobilità di 21 persone. Le regioni più attive sono la Campania, la Sicilia e il Lazio. L’impegno finanziario per sostenere la mobilità in quest’ambito è di circa 9.900.000 euro (+17% rispetto al budget 2018).

PARTENARIATI PER GLI SCAMBI TRA SCUOLE

Nel 2019 sono stati approvati 165 partenariati scolastici coordinati da scuole italiane e finalizzati a scambi di classi, mentre sono 836 le proposte di scuole italiane partner approvate. Le regioni più attive sono Sicilia, Lazio e Puglia. Questo tipo di azione, che impegna un budget di 22 milioni di euro, permette alle scuole di ogni ordine e grado di collaborare con altri istituti europei su un progetto di interesse comune e di organizzare scambi e mobilità di alunni, insegnanti e staff. Su 2.052 partenariati di questo tipo approvati in tutti i Paesi partecipanti al programma, sono in totale 1001 i partenariati di cui faranno parte le scuole italiane nel ruolo di coordinatore o partner, un dato

che porta l’Italia al primo posto per la partecipazione a questa azione. Nell’ambito di tali attività verranno realizzate 17.764 mobilità degli studenti (+15% rispetto al 2018).

 

PARTENARIATI STRATEGICI

Crescono i progetti di cooperazione con i partenariati che offrono l’opportunità alle istituzioni attive nei settori diversi dell’istruzione (scuole, università, imprese, enti pubblici, organizzazioni della società civile, ecc.) di cooperare al fine di attuare e trasferire pratiche innovative a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. I partenariati strategici possono essere di due tipi: per l’innovazione e per lo scambio di buone pratiche. Nel 2019, sono stati approvati 31 progetti, su un totale di 161 proposte progettuali presentate da istituti coordinatori italiani. Lazio e Toscana sono le due regioni con il più alto numero di progetti coordinati da istituzioni italiane. Le tematiche ricorrenti in questo tipo di progetti sono curricula innovativi, metodi educativi e sviluppo di corsi di formazione, competenze digitali, nuove tecnologie e ICT. L’impegno finanziario complessivo è di oltre 9 milioni di euro, con un incremento di circa un milione di euro rispetto all’anno precedente, pari al 19%. La grande partecipazione italiana a questa tipologia di progetti è ancora più evidente confrontando i dati delle proposte progettuali ricevute dalle altre Agenzie nazionali dei Paesi aderenti a Erasmus+: l’Italia risulta il secondo Paese dopo la Turchia per numero di progetti ricevuti.

 

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ADULTI – MOBILITÀ PER L’APPRENDIMENTO PER LO STAFF

Nell’ambito dell’educazione degli adulti, le mobilità riguarderanno 1.005 persone (+63% rispetto al 2018), risultato dei 52 progetti vincitori presentati dalle organizzazioni nazionali che si occupano di apprendimento per adulti, per un finanziamento totale di circa 1.900.000 euro (+63% in confronto ai finanziamenti 2018). In quest’ambito le regioni più presenti sono nell’ordine la Sicilia, la Lombardia e l’Emilia Romagna. Nel complesso, rispetto alle 86 candidature presentate alla scadenza di febbraio scorso, verrà finanziato il 60% dei progetti di mobilità (tasso di approvazione più alto mai raggiunto in Erasmus+ per questo tipo di attività di formazione in Europa).

 

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI – PARTENARIATI STRATEGICI

Questo tipo di progetti prevede la realizzazione di partenariati strategici per l’innovazione e per lo scambio di buone pratiche. Nel 2019 sono stati approvati 52 progetti, di cui 27 partenariati per l’innovazione e 25 per lo scambio di buone pratiche, su un totale di 161 domande presentate. L’impegno finanziario complessivo è di oltre 10 milioni di euro, con un incremento di due milione e mezzo rispetto all’anno precedente, pari al +31%. Con questi numeri l’Italia si distingue a livello europeo come secondo Paese per numero di progetti ricevuti, superata solo dalla Turchia con 209 candidature.

UNIVERSITÀ

Dal 1987 a oggi, oltre mezzo milione di studenti italiani ha viaggiato in Europa con il Programma Erasmus. Nel 2019-2020, sono 262 gli istituti di istruzione superiore italiani coinvolti nella mobilità Erasmus+: Atenei, Istituti dell’alta formazione artistica musicale, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, Istituti Tecnici Superiori, organizzazioni a guida di consorzi. Sempre nel 2019-2020 sono state sostenute 47.117 mobilità Erasmus tra studenti e staff, un dato che segna un +17,2% rispetto allo scorso anno accademico. Nel 2019/2020 il budget a disposizione per sostenere in Italia questo tipo di mobilità è di oltre 89 milioni di euro. Inoltre, nel 2017/2018, quasi 27mila giovani europei hanno scelto il nostro Paese per un’esperienza Erasmus, motivati dall’aspetto linguistico, culturale e soprattutto dall’offerta formativa dei nostri Atenei, tanto che l’Italia si conferma per il secondo anno consecutivo al quarto posto in Europa (dopo Spagna, Germania e Francia) per numero di studenti ospitati per attività di studio, avanzando di una posizione rispetto agli anni precedenti.

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L’identikit dello studente Erasmus. Lo studente Erasmus ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; gli studenti che svolgono tirocini in media restano 3 mesi e mezzo. Per quanto riguarda gli studenti in arrivo, i principali Paesi di provenienza sono Spagna, Francia, Germania, Polonia e Turchia.

Gli atenei più attivi. L’Alma Mater Studiorum di Bologna incrementa ulteriormente il numero delle mobilità che la posizionano al primo posto in Italia con 2.808 studenti partiti nel 2017/2018; seguono l’Università degli Studi di Padova e la Sapienza Università di Roma con, rispettivamente, 1.879 e 1.536 studenti. Importante il risultato raggiunto dall’Università degli Studi di Torino, al quarto posto nella classifica. Seguono l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Firenze, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Palermo e l’Università Ca’ Foscari.

Mobilità extraeuropea. Con l’introduzione dei tirocini extra-europei nel 2018, le borse di mobilità sovvenzionate sono state 3.804, con una crescita del 12,3% che arriva al 23% nel 2019, visto che i 58 istituti selezionati (su 100 che si erano candidati) gestiranno complessivamente 4.678 mobilità. Per la mobilità oltre l’Europa il budget impegnato è di circa 18 milioni di euro.

I progetti di cooperazione. Nel 2019 l’Agenzia Erasmus+ Indire ha finanziato 25 partenariati strategici su 76 candidature, superando ampiamente il risultato dell’anno precedente, grazie a una disponibilità finanziaria incrementata del 50% (8.544.632,00 euro). Nel 43% dei progetti coordinati da altri Paesi, l’Italia dà il suo contributo come partner (124 partenariati su 288). Tra le priorità specifiche per il settore dell’Istruzione Superiore è prevista la creazione di un ambiente universitario più inclusivo. Un altro successo si registra nell’ambito delle Capacity Building, partnerships multilaterali tra Paesi del Programma e Paesi partner gestite a livello centralizzato dall’Agenzia Esecutiva europea: l’Italia si posiziona al primo posto tra i Paesi coordinatori, con ben 18 progetti finanziati su un totale di 163. Attenzione merita anche la Call 2019 in riferimento alle Alleanze della Conoscenza, un’azione pensata per rafforzare la cooperazione tra il mondo accademico e l’imprenditoria, dove il nostro Paese si aggiudica 7 progetti su 33 approvati. Con 12 atenei italiani che riceveranno un finanziamento in qualità di partner, è buono il risultato nell’ambito del primo bando pilota 2019 per le Università europee, iniziativa fortemente sostenuta dalla Commissione Europea e nata con lo scopo di rafforzare in modo significativo la mobilità degli studenti e del personale e promuovere la qualità, l’inclusività e la competitività dell’istruzione superiore europea. Sono 12 gli atenei italiani che riceveranno un finanziamento in qualità di partner.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”10″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”10″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][dfd_button button_text=”Scopri i nostri corsi ” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” module_animation=”transition.slideLeftIn” background=”#1e242a” hover_background=”#235eff” border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” hover_border=”border-style:solid;|border-width:2px;border-radius:0px;|border-color:#ffffff;” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” title_font_options=”line_height:49″ hover_style_heading=””][/vc_column][/vc_row]