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Il glossario dell’europrogettista: AGREEMENT

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Oggi andiamo a scoprire un altro dei termini importanti e che è fondamentale conoscere se ci si occupa di scrivere un progetto europeo: l’agreement. L’agreement è quel documento che viene firmato dal partner che abbiamo scelto per il nostro progetto, e che quindi ne certifica la partecipazione ad esso.

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Europrogettazione: la bellezza di costruire un progetto europeo

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In questi giorni di scadenze di bandi, abbiamo lavorato molto, ed ogni volta che si invia un progetto è sempre una realizzazione. Anche se conosciamo bene il mondo dei fondi europei, anche se conosciamo l’europrogettazione, anche se conosciamo tutte le procedure necessarie per inviare un progetto formalmente corretto e rispettoso del bando, cliccare sul tasto submit genera sempre un po’ di emozione. La bellezza della scrittura infatti, del progettare, c’è anche prima di sapere se un progetto è stato approvato. Certamente vincere un progetto consente una realizzazione ancora più grande, consente di concretizzare davvero un’idea e renderla reale. Ma oggi vogliamo parlare anche della soddisfazione dell’inviare un progetto a prescindere dal suo risultato.

Ogni volta che si scrive un progetto ci sono infatti delle fasi di scrittura da seguire, come ad esempio lo scouting del bando, l’analisi dei problemi, la ricerca degli obiettivi, la programmazione dettagliata e metodologica di tutte le attività e quant’altro. Il fatto di saper svolgere queste operazioni, di sapere in che modo procedere, non significa che sia sempre semplice. Questa è la nostra sfida quotidiana: continuare a riuscire a presentare progetti ogni volta, ad ogni scadenza. Ogni volta si lavora tanto, con attenzione alle scadenze. Ogni volta, terminato di compilare il formulare con tutto ciò che è necessario, lo si controlla più volte. Si legge e rilegge ciò che si è scritto, si corregge qualcosa che ci sfuggiva, si chiede un parere ad un collega, ci si confronta.

Fino a quando non ci sembra tutto corretto, fino a quando anche le minime virgole non sono al loro posto, non siamo mai pienamente soddisfatti. La perfezione non esiste, ma ogni volta che inviamo un progetto vogliamo essere consapevoli che non avremmo potuto farlo meglio di come lo abbiamo presentato. Ed ogni volta che ci troviamo di fronte alla schermata del formulario, che conosciamo ormai come le nostre tasche, non possiamo non provare l’emozione e la soddisfazione di vedere portato a termine e realizzato il lavoro di settimane.

Vogliamo dunque ricordarvi, come facciamo sempre, che non è solo importante vincere i progetti, ma presentarli, cimentarsi nella scrittura, provare e riprovare per riuscire. Ed anche se il responso non sarà positivo, crediamo che ripartire dai propri errori, con le correzioni che la Commissione Europea fornisce sempre a chi presenta un progetto, sia il giusto modo di crescere.

Siamo contenti dunque di  condividere con voi anche questo round di progetti inviati, non perché siamo sicuri che li vinceremo, ma perché siamo sicuri di aver dato il massimo. Ed anche questa è una vittoria da festeggiare.

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Le priorità della Commissione Europea: un nuovo slancio per la democrazia europea

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Con questo articolo oggi giungiamo alla fine della nostra rassegna in merito alle 6 priorità che la Commissione Europea ha stabilito per gli anni 2019-2024. Ne abbiamo parlato, sia perché tutto ciò che riguarda l’Unione Europea riguarda tutti noi, e sia perché, in quanto siamo una community di europrogettisti, tenerle a mente può essere utile quando scriviamo un progetto europeo.

Oggi, come ultima priorità, ci occupiamo di: un nuovo slancio per la democrazia europea. Questa priorità ha chiaramente l’obiettivo di proteggere la nostra democrazia. Si evidenzia il bisogno di agire tutti insieme per arginare tutte quelle comunicazioni di odio e disinformazione che provengono dal web e non solo ed aggrediscono la democrazia europea. I settori di attività che sono stati individuati per il raggiungimento di questa priorità sono due: “il futuro dell’Europa” (una conferenza) e “legiferare meglio”. Dal punto di vista della legiferazione sono state individuate le seguenti azioni: rafforzare la preparazione, migliorare il processo di consultazione, garantire che le norme dell’UE siano adeguate allo scopo, rafforzare la cooperazione e garantire la qualità.

Per tutte le curiosità e gli approfondimenti potete visitare il sito della Commissione Europea.[/vc_column_text][dfd_button button_text=”DIVENTA EUROPROGETTISTA” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Europrogettazione: il Project Cycle Managment

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Oggi ci occupiamo di un argomento che anche all’interno della nostra Community su Facebook, ha generato molto interesse. Io lo reputo una della parti fondamentali per la scrittura di un progetto europeo, ed  è per questo che oggi voglio parlarvi del project cycle managment.

Il project cycle managment è, letteralmente, la gestione del ciclo del progetto ed è una metodologia di lavoro fondamentale per programmare e gestire tutto il progetto nella sua interezza, sia dal momento in cui lo scriviamo sia per tutta la durata del progetto stesso. Risulta molto importante avere ben chiaro che cosa fare durante questa fase di progettazione, in quanto anche durante la fase di scrittura, all’interno dei formulari della Commissione Europa, viene proprio richiesto in che modo si intende gestire il progetto in questione. Qui dovremmo dunque andare a spiegare nel dettaglio, con modi e tempi, quelle che sono le azioni che vogliamo svolgere, dalle più semplici a quelle più eleborate.

Quello che dobbiamo raccontare più nello specifico infatti per essere esaurienti e per spiegare che siamo in grado di gestire un progetto, sono i modi ed i tempi della gestione di tutte le varie fasi del progetto. Il project cycle managent è una metodologia composta da vari strumenti e tecniche che servono per migliorare la pianificazione e gestione di un progetto.

Ogni azione che noi svolgiamo all’interno di un progetto, come possono essere la programmazione delle attività, la gestione di un team di lavoro, la pianificazione di eventi e dunque la selezione di date, la creazione di un partenariato e quant’altro, sono tutte concatenate l’una all’altra. Spiegare al meglio in che modo vogliamo mettere in pratica una azione è di fondamentale importanza sia perché aiuta i valutatori del nostro progetto a comprendere che siamo competenti e in grado di gestirlo e portarlo a termine con un raggiungimento di risultati, sia ai progettisti stessi per organizzare al meglio il lavoro ed avere sempre la situazione sotto controllo anche in caso di imprevisti.

Le principali fasi del ciclo di progetto sono dunque 3: quella di preparazione, implementazione e follow up. Nella fase di preparazione dovremmo programmare tutti i tempi e le modalità in cui svolgeremo le nostre azioni; in quella di implementazione dovremmo nel concreto metterle in pratica; nella fase di follow up dovremmo invece svolgere delle attività fra le quali possiamo inserire la valutazione del progetto, gli impatti che il nostro progetto ha avuto e la disseminazione dei risultati ottenuti.

 [/vc_column_text][dfd_button button_text=”DIVENTA UN EUROPROGETTISTA ” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Le priorità della Commissione Europea: un’europa più forte nel mondo

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Continua la nostra rassegna all’interno delle sei priorità stabilite dalla Commissione Europea per gli anni 2019-2024. Ciò di cui ci occupiamo oggi in maniera più specifica è un’Europa più forte nel mondo. Questa priorità è stata stabilita al fine di rafforzare il ruolo di guida responsabile dell’Unione Europea nelle dinamiche mondiali. Si punta in quest’ottica ad avere un mercato più equo ed aperto, cosa sempre più importante per rendere più forte il ruolo di leader dell’Unione Europea. Si punta inoltre a collaborare sempre di più con i nostri vicini e con i nostri partner al fine di introdurre una strategia a livello globale per l’Africa.

I settori di attività per raggiungere questo obiettivo sono molteplici, in quanto ovviamente bisognerà agire su più fronti per arrivare ad essere più influenti dal punto di vista mondiale. Vediamo ora insieme i settori d’azione: politica estera, politica europea di vicinato, cooperazione internazionale e sviluppo, aiuti umanitari e protezione civile, politica commerciale, sicurezza e difesa, allargamento dell’UE, una politica commerciale equilibrata e progressiva per sfruttare la globalizzazione. Per tutti questi differenti settori sono stati avanzati dei piani di azione per il raggiungimento del comune obiettivo.

Per saperne di più e restare sempre aggiornati è possibile consultare direttamente il sito della Commissione Europea.

 

 

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disseminazione progetti europei

Le priorità della Commissione Europea: promozione del nostro stile di vita europeo

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Torniamo a parlare delle sei priorità della Commissione Europea, prendendo oggi in considerazione la promozione del nostro stile di vita europeo. L’Unione Europea si vuole battere per la difesa e dei suoi valori fondamentali. La tolleranza e l’equità sociale sono al centro della visione europea. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e garantire uno stato di diritto sono stati individuati cinque settori di attività:

  • unione della sicurezza
  • cooperazione giudiziaria
  • diritti fondamentali
  • protezione dei consumatori
  • migrazione

Dal punto di vista del settore “unione della sicurezza” si prevede di trovare una risposta quanto più unita e compatta possibile al terrorismo e alla criminalità informatica.  Per quanto concerne la “cooperazione giudiziaria” ciò che è prefissato come obiettivo è quello di creare una rete per i sistemi giuridici nazionali, creando un clima di reciproca fiducia.  Dal versante invece dei “diritti fondamentali” si punta a tutelare lo stato di diritto e i diritti fondamentali. Vi è anche una direttiva antidiscriminazione che promuove la parità di genere  e l’integrazione. Per quanto riguarda la “protezione dei consumatori” invece ne si vuole migliorare l’informazione e l’applicazione del  diritto dei consumatori adeguandolo all’era del digitale. Sul versante della “migrazione” si punta invece a delineare una agenda europea che segua le seguenti politiche: salvare vite umane e arginare i flussi migratori irregolari, proteggere le frontiere con la guardia di frontiera e costiera europea, percorsi sicuri e legali, revisione delle norme UE in materia di asilo.

Per tutte le informazioni e le precisazione relative al tema è possibile consultare il sito della Commissione Europea.

 [/vc_column_text][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI ” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), è uno dei due fondi – insieme al fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) – che finanzia la politica agricola comune.  Il fondo rurale fa parte dei fondi strutturali europei di investimento, dunque i fondi indiretti.

I tre obiettivi a lungo termine di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020, che è importante tenere presenti quando si scrive un progetto, sono i seguenti:

  • promuovere la competitività dell’agricoltura;
  • assicurare la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima;
  • conseguire uno sviluppo territoriale delle economie e delle comunità rurali, compresa la creazione e il mantenimento dell’occupazione.

Le priorità di questo fondo sono sei:

  • promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione in agricoltura, silvicoltura e zone rurali;
  • migliorare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura e promuovere tecnologie agricole innovative e gestione sostenibile delle foreste;
  • promuovere l’organizzazione della catena alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi in agricoltura;
  • promuovere l’efficienza delle risorse e sostenere il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resistente al clima nei settori agricolo, alimentare e forestale;
  • ripristinare, preservare e migliorare gli ecosistemi legati all’agricoltura e alla silvicoltura;
  • promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle aree rurali.

Questi fondi sono gestiti dai singoli paesi dell’Unione Europea, mediante degli accordi di partenariato.

Ogni paese ne prepara uno  collaborando con la Commissione europea, che spieghi come i fondi saranno utilizzati durante l’attuale periodo di finanziamento 2014-2020. Gli accordi prevedono dei programmi di investimento per distribuire i fondi alle varie regioni e ai differenti  progetti nei settori politici di interesse.[/vc_column_text][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Erasmus Plus Sport: partenariati di collaborazione

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Dopo aver preso in considerazione i partenariati di piccola scala e gli eventi sportivi europei senza scopo di lucro (due delle tre azioni sostenute dal programma Erasmus Plus Sport) oggi ci andiamo ad occupare dei partenariati di collaborazione.

Quali sono gli obiettivi di questi partenariati?

 incoraggiare la partecipazione allo sport e l’attività fisica, in particolare sostenendo l’attuazione della raccomandazione del Consiglio sulla promozione dell’attività fisica a vantaggio della salute e conformemente agli orientamenti dell’UE in materia di attività fisica e alla Tartu Call for a Healthy Lifestyle
 incoraggiare la partecipazione allo sport e l’attività fisica, in particolare sostenendo la settimana europea dello sport
 promuovere l’educazione nello sport e attraverso di esso con particolare enfasi sullo sviluppo delle competenze, oltre a sostenere l’attuazione degli orientamenti europei sulla duplice carriera degli atleti
 promuovere le attività di volontariato in ambito sportivo
 combattere il doping, soprattutto in ambienti ricreativi
 combattere le partite truccate
 migliorare la buona governance in ambito sportivo
 contrastare la violenza, il razzismo, la discriminazione e l’intolleranza nello sport
 incoraggiare l’inclusione sociale e le pari opportunità in ambito sportivo.

Quali sono le azioni che questa attività sostiene?

 creazione di reti fra i principali soggetti interessati
 sviluppo, promozione, individuazione e condivisione di buone pratiche
 preparazione, sviluppo e attuazione di moduli e strumenti per il settore dell’istruzione e della formazione
 attività per aumentare le competenze dei moltiplicatori nel settore dello sport e per sviluppare il monitoraggio e l’analisi comparativa degli indicatori, soprattutto per quanto riguarda la promozione di comportamenti e codici di condotta etici tra gli sportivi
 attività di sensibilizzazione sul valore dello sport e dell’attività fisica in relazione allo sviluppo personale, sociale e professionale degli individui
 attività per promuovere sinergie innovative tra il settore dello sport e i settori della sanità, dell’istruzione, della formazione e della gioventù
 attività per aumentare i dati concreti nel settore dello sport per affrontare le sfide della società ed economiche (raccolta di dati a sostegno delle attività suddette, sondaggi, consultazioni ecc.)
 conferenze, seminari, riunioni, eventi e azioni di sensibilizzazione a sostegno delle attività summenzionate.

 

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Erasmus Plus Sport: eventi sportivi europei senza scopo di lucro

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Sappiamo che il programma Erasmus Plus per la sezione Sport sostiene varie azioni. Ci siamo già occupati in un precedente articolo dell’azione dedicata ai partenariati di collaborazione di piccola scala. Oggi invece trattiamo insieme dell’azione dedicata agli eventi sportivi europei senza scopo di lucro.

Quali sono gli obiettivi di questa azione?

Il sostegno ai seguenti settori:

 il volontariato nello sport;
 l’inclusione sociale nello sport;
 la parità di genere nello sport;
 l’attività fisica a vantaggio della salute;
 l’attuazione della settimana europea dello sport.

Che tipo di eventi possono essere sostenuti da questa azione?

 organizzazione di eventi sportivi in tutta Europa che si svolgono in uno dei paesi aderenti al Programma;
 eventi nazionali, organizzati simultaneamente in diversi paesi aderenti al Programma da organizzazioni senza scopo di lucro o organismi pubblici attivi nel settore dello sport.

Non sono dunque ammissibili:

 Competizioni sportive organizzate regolarmente dalle federazioni/leghe internazionali, europee o nazionali su base annuale;
 Competizioni sportive per professionisti.

Quali sono i risultati attesi?

 aumento della consapevolezza relativamente al ruolo dello sport in termini di promozione dell’inclusione sociale, delle pari opportunità e dell’attività fisica a vantaggio della salute;
 aumento della partecipazione allo sport, all’attività fisica e alle attività di volontariato.

Quali sono le attività sostenute?

 preparazione dell’evento;
 organizzazione di attività educative per gli atleti, gli allenatori, gli organizzatori e i volontari nella fase precedente l’evento;
 organizzazione dell’evento;
 organizzazione di attività collaterali all’evento sportivo (conferenze, seminari);
 attuazione di attività legate al bilancio sull’esperienza conclusa (valutazioni, elaborazione di piani futuri).
 attività di comunicazione connesse al tema dell’evento.

 

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Le priorità della Commissione Europea: un’Europa pronta per l’era digitale

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Continuiamo il nostro viaggio all’interno delle sei priorità della Commissione Europea 2019-2024. Dopo esserci occupati del Green Deal Europeo e di un’economia al servizio delle persone, oggi ci occupiamo di un’Europa pronta per l’era digitale.

L’Europa sta stabilendo delle norme in merito a protezione dati e telecomunicazioni e sottolinea come sia importante investire nella tecnologia per la crescita in tutti i campi. I settori di attività di questa priorità sono i seguenti: la protezione dei dati, migliorare l’accesso dei consumatori e delle imprese ai beni online, un ambiente in cui le reti e i servizi digitali possono prosperare, il digitale come motore della crescita.

Dal punto di vista della protezione dei dati si mira a realizzare delle riforme in merito a questo tema, al fine di consentire ai cittadini di avere più controllo sui propri dati personali. Dal punto di vista del miglioramento dell’accesso dei consumatori e delle imprese ai beni online si mira a rendere il mondo digitale un mercato più fluido ed equo. Per quanto riguarda le reti e i servizi digitali si punta a definire delle norme che sostengano lo sviluppo delle infrastrutture. Per utilizzare invece il digitale come un elemento utile alla crescita si mira a fare in modo che in tutti i contesti economici si possa riuscire a trarre beneficio da ciò che il settore digitale può offrire.

Per saperne di più, è possibile visitare il sito della Commissione Europea.

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