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Partenariato internazionale con SALTO

Fondi Europei: perché partecipare a un progetto europeo

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Prendere parte ad un progetto europeo come partecipante, è un’occasione importante per poter comprendere dal vivo come si struttura un progetto europeo, come prende forma nella sua fase pratica di implementazione delle attività. Ci sono molte opportunità, alcune delle quali è possibile trovarle anche all’interno della nostra community, e noi consigliamo sempre di mettersi alla prova.

Durante tutti questi anni di insegnamento e formazione infatti, abbiamo notato che spesso i nostri studenti non hanno mai preso parte attivamente ad un progetto. Crediamo che questo sia un tassello importante per poter consentire una visione differente dei progetti che si vogliono scrivere in futuro.

Essere un partecipante aiuta a comprendere le tempistiche delle varie attività che possono essere realizzate durante un meeting ad esempio. Aiuta a comprendere in maniera diretta le metodologie dell’educazione non formale, che è uno dei cardini della Commissione Europea. Abbiamo notato anche sulla nostra pelle, che alcuni studenti, dopo aver partecipato ad un progetto, sono tornati con le idee più chiare pronti a mettersi alla prova nella stesura di un proprio progetto.

E’ bello infatti poter raccontare per iscritto che cosa si desidera realizzare e in che modo si desidera farlo, ma farlo dopo aver preso parte ad un progetto già approvato sicuramente può dare una marcia in più. Senza contare inoltre il valore di crescita formativa ed umana che ogni progetto porta con sè.

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Il glossario dell’europrogettista: Attività di progetto

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le curiosità all’interno della nostra community proseguono, e noi proseguiamo con le definizioni del nostro glossario dell’europrogettista. Oggi parliamo delle attività di progetto. Esso possono essere di varia natura, la cosa importante è organizzarle, ed anche descriverle, in maniera dettagliata e puntuale.

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI ” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Fondi Europei: la comunicazione nell’europrogettazione

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Durante i nostri corsi notiamo spesso che viene fatta molta confusione fra quella che viene chiamata disseminazione e quella che è la comunicazione relativa al progetto.

La disseminazione dei risultati di un progetto infatti indica quell’insieme di strategie volte a diffondere i risultati ottenuti dal progetto ad enti, associazioni, individui, comunità per amplificarne quanto più possibile l’impatto, cosa fondamentale quanto si parla di progetti europei. La disseminazione è chiaramente un’azione che si compie verso la fine del progetto, poiché nella fase iniziale sarà difficile avere già dei risultati, ma è importante pianificarne le fasi sin dall’inizio del progetto.

La strategia di comunicazione invece, prende avvio sin da subito, già dall’approvazione del progetto europeo. E’ importante comunicare alla propria utenza  infatti che il nostro progetto è stato vinto, ed è importante realizzare un sito del progetto apposito, o una sezione nel sito della nostra associazione da dedicare solamente al progetto, in cui inserire tutti i contenuti che verranno prodotti per tutta la durata dello stesso, come ad esempio foto, video, testimonianze e quant’altro.

L’aggiornamento dovrà essere costante e dovrà far parte della nostra strategia anche la comunicazione con i partner, ovvero scambiando il materiale informativo prodotto, ma anche aggiornamenti inerenti al progetto. Importante sarà poi all’interno della nostra strategia di comunicazione l’utilizzo dei loghi, in quanto la Commissione Europea ha molto a cuore questo argomento.

Obiettivo della strategia di comunicazione è dunque far sapere a quante più persone possibili che quel progetto è stato vinto, finanziato dalla Commissione Europea e che si sta realizzando.

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Nuova opportunità: Bando Italian Council

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La Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha lanciato l’ottava edizione del bando “Italian Council”, al fine di supportare la creatività italiana contemporanea. Gli ambiti di intervento del bando sono due:

  • Incremento delle collezioni dei Musei pubblici italiani. Le proposte in questo caso possono riguardare due settori di azione: la produzione di una o più opere di un artista, e l’acquisizione, promozione e valorizzazione dell’opera di un artista, sia vivente che non più vivente, realizzata entro gli ultimi 50 anni.
  • Sviluppo di talenti e la promozione di artisti, curatori e critici. In questo caso le proposte possono riguardare più settori: mostre monografiche presso istituzioni internazionali,  partecipazioni a manifestazioni internazionali, progetti editoriali internazionali, residenze di ricerca all’estero.

 Per quanto riguarda l’incremento delle collezioni potranno presentare la propria domanda: musei, enti culturali pubblici e privati, istituti universitari, fondazioni, associazioni culturali, comitati formalmente costituiti, purché siano tutti senza scopo di lucro e che abbiano come scopo la promozione e la formazione nel settore dell’arte contemporanea. 

Per quanto riguarda lo sviluppo di talenti e la promozione internazionale di artisti, curatori e critici, se sono progetti che riguardano la partecipazione di un artista a manifestazioni internazionali possono presentare domanda i seguenti enti: musei, enti culturali pubblici e provati, istituti universitari, fondazioni, associazioni culturali, comitati formalmente costituiti, purché siano senza scopo di lucro, italiano e/o stranieri, e che abbiamo come propria finalità la promozione e la formazione nel settore dell’arte contemporanea. Nel caso in cui i progetti presentati riguardino mostre presso istituzioni straniere e nel caso in cui si parli di progetti editoriali, alla lista precedente di enti che possono proporre progetti si aggiunge la partecipazione di curatori e/o critici italiani e/o stranieri o anche esterni all’istituzione proponenti. Per quanto concerne invece quei progetti che riguardano la partecipazione di artisti, curatoti e critici a residenze di ricerca all’estero, all’iniziale lista degli enti che  possono presentare proposte progettuali si aggiungono : artisti, curatori e critici italiani che siano invitati da istituzioni straniere.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate dopo essersi registrati online sul sito dedicato. La scadenza del bando è fissata alle ore 12.00 del 2 marzo 2020. Consigliamo sempre di leggere il bando in maniera integrale prima di cominciare a scrivere qualunque tipo di progetto.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI ” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Youthpass: cos’è?

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All’interno della nostra grande community, spesso emergono richieste di approfondimento legate al mondo dei fondi europei e dell’europrogettazione. Oggi, a seguito di alcune richieste in merito, ci occuperemo dello Youthpass, uno strumento messo a disposizione dalla Commissione Europea per documentare i risultati di apprendimento del lavoro con i giovani e delle attività di solidarietà.

Lo Youthpass viene utilizzato all’interno del programma Erasmus Plus, per i progetti dei programmi Giovani in Azione e per il Corpo Europeo di Solidarietà. Riconosce l’apprendimento non formale, che la Commissione Europea ha molto a cuore e che considera fondamentale per la crescita e la formazione dei giovani e sul quale punta molto.

Dopo la partecipazione ai suddetti progetti, i ragazzi potranno ricevere questo riconoscimento, che mira inoltre a sostenere l’occupabilità dei giovani e degli animatori giovanili in quanto aiuta a descrivere le loro competenze e documenta la loro acquisizione di competenze chiave. Questo è molto importante e lo differenzia da tutti quegli attestati di partecipazione a corsi, o diplomi, che però non certificano una competenza vera e propria, ma certificano spesso una frequenza. Frequentare un corso ed essere in grado di fare ciò che a quel corso è stato spiegato sono due cose diverse. Lo Youthpass invece testimonia delle competenze specifiche che i ragazzi hanno acquisito in un determinato progetto proprio perché sono stati chiamati attivamente a svolgere delle attività, a prenderne parte.

 

La responsabilità di rilasciare i certificati Youthpass ai partecipanti dei progetti, nel caso in cui essi abbiano il desiderio di riceverli, è dell’ente o organizzazione capofila del progetto.

I partecipanti, grazie allo Youthpass, possono descrivere cosa hanno fatto durante il progetto ed imparano a trovare le parole appropriate per descrivere le loro competenze. Diventano inoltre più consapevoli delle competenze che hanno e dei differenti modi in cui è possibile imparare.

Per noi è sempre un momento emozionante quando alla fine dei progetti i ragazzi ricevono lo Youthpass riconoscendo tutte le competenze acquisite, perché dimostrano in concreto un miglioramento ed una crescita dovuti ai nostri progetti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Il glossario dell’europrogettista: AGREEMENT

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Oggi andiamo a scoprire un altro dei termini importanti e che è fondamentale conoscere se ci si occupa di scrivere un progetto europeo: l’agreement. L’agreement è quel documento che viene firmato dal partner che abbiamo scelto per il nostro progetto, e che quindi ne certifica la partecipazione ad esso.

[/vc_column_text][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]

Europrogettazione: la bellezza di costruire un progetto europeo

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In questi giorni di scadenze di bandi, abbiamo lavorato molto, ed ogni volta che si invia un progetto è sempre una realizzazione. Anche se conosciamo bene il mondo dei fondi europei, anche se conosciamo l’europrogettazione, anche se conosciamo tutte le procedure necessarie per inviare un progetto formalmente corretto e rispettoso del bando, cliccare sul tasto submit genera sempre un po’ di emozione. La bellezza della scrittura infatti, del progettare, c’è anche prima di sapere se un progetto è stato approvato. Certamente vincere un progetto consente una realizzazione ancora più grande, consente di concretizzare davvero un’idea e renderla reale. Ma oggi vogliamo parlare anche della soddisfazione dell’inviare un progetto a prescindere dal suo risultato.

Ogni volta che si scrive un progetto ci sono infatti delle fasi di scrittura da seguire, come ad esempio lo scouting del bando, l’analisi dei problemi, la ricerca degli obiettivi, la programmazione dettagliata e metodologica di tutte le attività e quant’altro. Il fatto di saper svolgere queste operazioni, di sapere in che modo procedere, non significa che sia sempre semplice. Questa è la nostra sfida quotidiana: continuare a riuscire a presentare progetti ogni volta, ad ogni scadenza. Ogni volta si lavora tanto, con attenzione alle scadenze. Ogni volta, terminato di compilare il formulare con tutto ciò che è necessario, lo si controlla più volte. Si legge e rilegge ciò che si è scritto, si corregge qualcosa che ci sfuggiva, si chiede un parere ad un collega, ci si confronta.

Fino a quando non ci sembra tutto corretto, fino a quando anche le minime virgole non sono al loro posto, non siamo mai pienamente soddisfatti. La perfezione non esiste, ma ogni volta che inviamo un progetto vogliamo essere consapevoli che non avremmo potuto farlo meglio di come lo abbiamo presentato. Ed ogni volta che ci troviamo di fronte alla schermata del formulario, che conosciamo ormai come le nostre tasche, non possiamo non provare l’emozione e la soddisfazione di vedere portato a termine e realizzato il lavoro di settimane.

Vogliamo dunque ricordarvi, come facciamo sempre, che non è solo importante vincere i progetti, ma presentarli, cimentarsi nella scrittura, provare e riprovare per riuscire. Ed anche se il responso non sarà positivo, crediamo che ripartire dai propri errori, con le correzioni che la Commissione Europea fornisce sempre a chi presenta un progetto, sia il giusto modo di crescere.

Siamo contenti dunque di  condividere con voi anche questo round di progetti inviati, non perché siamo sicuri che li vinceremo, ma perché siamo sicuri di aver dato il massimo. Ed anche questa è una vittoria da festeggiare.

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Le priorità della Commissione Europea: un’europa più forte nel mondo

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Continua la nostra rassegna all’interno delle sei priorità stabilite dalla Commissione Europea per gli anni 2019-2024. Ciò di cui ci occupiamo oggi in maniera più specifica è un’Europa più forte nel mondo. Questa priorità è stata stabilita al fine di rafforzare il ruolo di guida responsabile dell’Unione Europea nelle dinamiche mondiali. Si punta in quest’ottica ad avere un mercato più equo ed aperto, cosa sempre più importante per rendere più forte il ruolo di leader dell’Unione Europea. Si punta inoltre a collaborare sempre di più con i nostri vicini e con i nostri partner al fine di introdurre una strategia a livello globale per l’Africa.

I settori di attività per raggiungere questo obiettivo sono molteplici, in quanto ovviamente bisognerà agire su più fronti per arrivare ad essere più influenti dal punto di vista mondiale. Vediamo ora insieme i settori d’azione: politica estera, politica europea di vicinato, cooperazione internazionale e sviluppo, aiuti umanitari e protezione civile, politica commerciale, sicurezza e difesa, allargamento dell’UE, una politica commerciale equilibrata e progressiva per sfruttare la globalizzazione. Per tutti questi differenti settori sono stati avanzati dei piani di azione per il raggiungimento del comune obiettivo.

Per saperne di più e restare sempre aggiornati è possibile consultare direttamente il sito della Commissione Europea.

 

 

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disseminazione progetti europei

Le priorità della Commissione Europea: promozione del nostro stile di vita europeo

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Torniamo a parlare delle sei priorità della Commissione Europea, prendendo oggi in considerazione la promozione del nostro stile di vita europeo. L’Unione Europea si vuole battere per la difesa e dei suoi valori fondamentali. La tolleranza e l’equità sociale sono al centro della visione europea. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e garantire uno stato di diritto sono stati individuati cinque settori di attività:

  • unione della sicurezza
  • cooperazione giudiziaria
  • diritti fondamentali
  • protezione dei consumatori
  • migrazione

Dal punto di vista del settore “unione della sicurezza” si prevede di trovare una risposta quanto più unita e compatta possibile al terrorismo e alla criminalità informatica.  Per quanto concerne la “cooperazione giudiziaria” ciò che è prefissato come obiettivo è quello di creare una rete per i sistemi giuridici nazionali, creando un clima di reciproca fiducia.  Dal versante invece dei “diritti fondamentali” si punta a tutelare lo stato di diritto e i diritti fondamentali. Vi è anche una direttiva antidiscriminazione che promuove la parità di genere  e l’integrazione. Per quanto riguarda la “protezione dei consumatori” invece ne si vuole migliorare l’informazione e l’applicazione del  diritto dei consumatori adeguandolo all’era del digitale. Sul versante della “migrazione” si punta invece a delineare una agenda europea che segua le seguenti politiche: salvare vite umane e arginare i flussi migratori irregolari, proteggere le frontiere con la guardia di frontiera e costiera europea, percorsi sicuri e legali, revisione delle norme UE in materia di asilo.

Per tutte le informazioni e le precisazione relative al tema è possibile consultare il sito della Commissione Europea.

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Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), è uno dei due fondi – insieme al fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) – che finanzia la politica agricola comune.  Il fondo rurale fa parte dei fondi strutturali europei di investimento, dunque i fondi indiretti.

I tre obiettivi a lungo termine di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020, che è importante tenere presenti quando si scrive un progetto, sono i seguenti:

  • promuovere la competitività dell’agricoltura;
  • assicurare la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima;
  • conseguire uno sviluppo territoriale delle economie e delle comunità rurali, compresa la creazione e il mantenimento dell’occupazione.

Le priorità di questo fondo sono sei:

  • promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione in agricoltura, silvicoltura e zone rurali;
  • migliorare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura e promuovere tecnologie agricole innovative e gestione sostenibile delle foreste;
  • promuovere l’organizzazione della catena alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi in agricoltura;
  • promuovere l’efficienza delle risorse e sostenere il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resistente al clima nei settori agricolo, alimentare e forestale;
  • ripristinare, preservare e migliorare gli ecosistemi legati all’agricoltura e alla silvicoltura;
  • promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle aree rurali.

Questi fondi sono gestiti dai singoli paesi dell’Unione Europea, mediante degli accordi di partenariato.

Ogni paese ne prepara uno  collaborando con la Commissione europea, che spieghi come i fondi saranno utilizzati durante l’attuale periodo di finanziamento 2014-2020. Gli accordi prevedono dei programmi di investimento per distribuire i fondi alle varie regioni e ai differenti  progetti nei settori politici di interesse.[/vc_column_text][dfd_button button_text=”SCOPRI I NOSTRI CORSI” buttom_link_src=”url:http%3A%2F%2Fwww.mattiaditommaso.it%2Fcorsi|||” style=”style_1″ box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)” hover_box_shadow=”box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)”][/vc_column][/vc_row]