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Stiamo formando la nuova Generazione di Europrogettisti.

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Stiamo formando la nuova Generazione di Europrogettisti.
TU POTRESTI ESSERE IL PROSSIMO.
Abbiamo un’unica missione: pubblicare le idee e gli insegnamenti dei migliori esperti di fondi europei del mercato Italiano ed internazionale.
Lo facciamo contaminando una grande community di persone con entusiasmo, ideali e strategie appartenenti ad un mondo in continuo cambiamento.
Qui puoi trovare:

✍️ Risorse gratuite per l’Europrogettazione

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News sugli ultimi bandi promossi dalla Commissione Europea
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L’Europrogettista è senza dubbio una figura professionale nuova e molto dinamica.

Si tratta di un professionista dotato di competenze trasversali, il quale si occupa di individuare il bando adatto cui presentare domanda, costruire l’idea progettuale in base anche alle caratteristiche di chi applica (ente pubblico, associazione, università etc. …), costruire una rete internazionale di partner di cui necessitano la maggior parte dei progetti europei.

L’Europrogettista si occupa della compilazione del formulario, e degli eventuali allegati, prendendo le mosse dall’idea progettuale che deve avere due caratteristiche principali: essere finanziabile (ossia mirata a rispondere alle materie di interesse che la Commissione Europea decide di volta in volta di finanziare), ed essere coerente con gli obiettivi prefissati dalla stessa.

Da anni ci occupiamo di garantire un’adeguata formazione agli aspiranti europrogettisti (clicca qui per saperne di più)

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Come anticipato, si tratta di una professione per l’esercizio della quale sono necessarie competenze trasversali.
Si va dalla capacità di analisi e lettura di un bando, a quella di studio e comprensione dei contenuti di un regolamento. Per passare poi alle c.d. skills personali, anch’esse fondamentali, come la creatività ed una ottima propensione alle relazioni interpersonali ed internazionali.

 

Questo è quello che l’Europrogettista fa di base.

Infatti, in diversi casi il ruolo dell’Europrogettista può spingersi oltre alla scrittura e presentazione della proposta progettuale. Infatti, ad esempio, laddove il progetto presentato venga approvato, l’Europrogettista può acquisire anche il ruolo di project coordinator, ovvero della persona incaricata della gestione della fase di realizzazione ed implementazione del progetto.

Prima di proseguire nella nostra analisi, risulta utile fare alcune precisazioni su cosa sia un progetto europeo, e più in generale un progetto.

 

Un progetto europeo, ma anche un progetto nazionale o regionale, può essere definito come un insieme di azioni che vengono delineate in modo coerente tra loro ai fini del raggiungimento di un obiettivo, in un arco di tempo determinato.

Questo obiettivo, per essere considerato valido e meritevole di finanziamento, deve essere sì ambizioso, ma deve anche avere la capacità di incidere positivamente sulla situazione attuale, modificare una condizione, generare un cambiamento, risolvere un problema.
Partiamo proprio da questo. È necessario, infatti, che i progetti europei vadano nella direzione di parlare e trattare di un caso concreto. È bene evitare dunque di scrivere progetti poco palpabili e, per quanto fondati su temi “importanti” e sensibili, assolutamente privi di concretezza e fattibilità.

europrogettazione

In quali settori l’Europrogettista può esercitare la sua professione?

L’Europrogettista può lavorare in diversi settori. Nonostante ciò è estremamente consigliato all’Europrogettista di specializzarsi in determinati ambiti, poiché, come anticipato, le tematiche su cui poter lavorare sono moltissime.

 

Da dove comincia la carriera dell’Europrogettista?

È possibile iniziare in diversi modi, ad esempio si può iniziare a scrivere progetti per la propria realtà associativa, nel caso in cui se ne abbia una, oppure cominciare a scrivere per associazioni della propria rete personale intenzionate ad ottenere finanziamenti per implementare le proprie attività.

 

L’Europrogettista può svolgere la propria professione anche presso realtà che hanno come obiettivo quello di presentare progetti per conto di terzi (è l’esempio delle società che erogano consulenza sui fondi europei).

Qual è la cosa che l’Europrogettista deve fare prima di iniziare a scrivere un progetto?

Ai fini della presentazione del progetto sarà necessario, come prima cosa, effettuare la registrazione sulla piattaforma della Commissione Europea. La Commissione, come anticipato, non finanzia progetti di singoli individui, ma quelli di enti, associazioni o gruppi informali. Per registrarsi sarà dunque necessario inserire i propri dati e quelli del soggetto applicante per entrare nel database della Commissione Europea.

IL METODO FORMATIVO DELLA NOSTRA MASTERCLASS DI EUROPROGETTAZIONE

Il più avanzato e completo corso di europrogettazione online per migliorare le proprie competenze e conoscenze, imparare le tecniche di scrittura e presentare il proprio progetto alla Commissione Europea.

STUDIA

Avrai accesso alla nostra piattaforma e-learning con oltre 196 video lezioni per una durata complessiva di oltre 96 ore.
Durante il percorso verranno caricate nuove ed aggiornate video-lezioni.
Per facilitare l’apprendimento e seguire un iter logico le video-lezioni saranno rilasciate gradualmente. Questo ti consentirà di avere il tempo e la giusta concentrazione per fissare i concetti ed elaborare i tuoi progressi.
Tutte le lezioni sono registrate. Potrai vederle in ogni momento anche più volte, e da qualunque dispositivo elettronico.

CONFRONTATI

Durante il tuo percorso abbiamo previsto dei momenti di confronto. La nostra intenzione è di farle dal vivo. Se questo non sarà possibile si svolgeranno in modalità online. Saranno sessioni pratiche promosse con lo scopo di chiarire alcuni concetti espressi durante il corso, superare criticità e trovare il giusto spirito per addentrarsi nella fase pratica di scrittura di un progetto.

LEGGI

Incluso nel percorso troverai l’e-book MANUALE PRATICO DI EUROPROGETTAZIONE che ti aiuterà nel tuo percorso formativo. Stiamo già lavorando alla seconda edizione. Appena sarà disponibile lo troverai nella tua area personale all’interno della piattaforma.

METTI IN PRATICA

L’esperienza di project work inclusa nel corso, dovrà necessariamente concludersi entro i 12 mesi di durata del corso che decorrono a partire dalla data di iscrizione (non prorogabili). Durante la fase di project work lo studente sarà seguito da un tutor personale.

PRESENTA IL PROGETTO

L’obiettivo è di riuscire a farti presentare almeno un progetto (la media dei nostri studenti è 3).
Ci sarà un tutor per seguirti in ogni passaggio fino ad arrivare a leggere la parola “SUBMIT”.
Sarà possibile presentare i progetti solo ed esclusivamente per enti indicati dal tutor. Non sarà quindi consentito includere la presentazione di progetti per altri enti.

PARTECIPA

Durante il tuo percorso ti coinvolgeremo durante le attività di implementazione di alcuni progetti europei che abbiamo vinto e che stiamo gestendo.
Sarà un’opportunità per capire “realmente” e sul “campo” come funziona un progetto europeo una volta approvato dalla Commissione Europea.

CERTIFICA

I risultati dei nostri studenti sono la nostra ossessione.
Dai nostri corsi sono usciti alcuni tra gli europrogettisti di maggior successo del panorama italiano.
Nei giorni in cui sarà possibile sostenere il test, all’interno del corso, sotto tutte le lezioni, ci sarà il link diretto alla pagina dedicata alla Certificazione Idea Europa.
Gli studenti possono sostenere il test due volte gratuitamente senza limiti di tempo dall’acquisto.
Chi ottiene la certificazione viene inserito in un database di Idea Europa. In questo modo potremo proporre gli studenti certificati ad aziende, startup e professionisti che collaborano con noi o ne fanno richiesta.
Gli studenti certificati saranno inoltre i primi ad essere presi in considerazione per eventuali collaborazioni dirette con Idea Europa.

CONDIVIDI

Le persone hanno successo perché vivono in un ecosistema di relazioni sano, stimolante e capace di “alzare l’asticella”.

All’interno della nostra community potrai interagire con imprenditori, professionisti, con i docenti stessi, e costruire il cerchio d’oro delle tue relazioni.

Una community riservata ai soli studenti del corso. Puoi fare qualsiasi domanda, trovando risposta e consigli. Una Community dove gli allievi possono scambiarsi i risultati, chiedere informazioni o consigli, condividere i propri esercizi e altro ancora.

AGGIORNATI

Grazie alla nostra biblioteca digitale si rimane sempre aggiornati. Documenti, guide, pubblicazioni ufficiali, regolamenti e report. Tutto materiale utile e sempre disponibile quando si scrive un progetto europeo.

SCOPRI I BANDI

Durante il tuo percorso, troverai nella tua area personale report profilati e dettagliati dei più interessanti programmi di finanziamento europei. Per ogni bando troverai la modulistica ufficiale e le informazioni per presentare il tuo progetto.

GUADAGNA

A seguito dell’avvenuta iscrizione al corso viene sottoscritta la convenzione per la presentazione del progetto redatto durante la fase di project work. In caso di approvazione del progetto redatto e presentato dallo studente (con l’ausilio del tutor) verrà corrisposta la somma pari alla quota di iscrizione al corso.
La convenzione è relativa a n. 1 progetto che viene presentato durante o a conclusione della fase di project work. In caso di redazione e presentazione di più progetti (sempre durante o a conclusione della fase di project work) per un totale di massimo n. 3, dovranno essere compilate le corrispondenti e specifiche convenzioni alle stesse condizioni.
Quindi a titolo esemplificativo, se Tizio che si era iscritto al corso con pagamento rateale, versando un totale di euro 1.500,00 (€ 125x12mesi) presenta 3 progetti avrà diritto (come previsto dalle convenzioni sottoscritte) a vedersi corrisposti, in caso di approvazione di un progetto, € 1.500,00; di due progetti € 3.000,00; di tutti e tre i progetti € 4.500,00.

Programma Didattico

Il futuro professionale

Quella dell’europrogettista è una figura professionale sempre più richiesta e con più prospettive occupazionali. Si può lavorare come freelance, per un ente pubblico o un’azienda privata o costituire una propria società di consulenza in autonomia: ciò rende questa professione particolarmente dinamica ed orientata alla creazione di reti e collaborazioni di ampio respiro. La struttura dell’intero percorso offre con qualità ed esperienza la possibilità di padroneggiare tecniche e metodologie di europrogettazione da applicare in maniera diretta. Sia per compiere i primi passi con basi solide, sia per affinare ed acquisire piena consapevolezza delle proprie competenze. Enti pubblici e privati sono costantemente in cerca di profili specializzati in materia di progettazione comunitaria da inserire nel proprio staff o ai quali rivolgersi per ricevere consulenza.

Ci rivolgiamo a coloro che intendono intraprendere un percorso formativo-professionale nell’ambito della progettazione Europea (diplomati e laureati) e coloro che svolgono attività lavorative connesse con l’Europrogettazione, interessati a perfezionare/specializzare le proprie conoscenze, competenze ed abilità.

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Perseguiamo il grande sogno di cambiare le vite di molte persone, e crediamo molto nella contaminazione positiva di idee ed energie.

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Il glossario dell’europrogettista: Attività di progetto

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le curiosità all’interno della nostra community proseguono, e noi proseguiamo con le definizioni del nostro glossario dell’europrogettista. Oggi parliamo delle attività di progetto. Esso possono essere di varia natura, la cosa importante è organizzarle, ed anche descriverle, in maniera dettagliata e puntuale.

 

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Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP): Bando per le PMI del settore dell’Economia Blu

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Ente Erogatore

Commissione europea

Obiettivo

a) Sostenere le tecnologie innovative e/o i servizi marittimi perchè si preparino al mercato e fare avanzamenti verso l’ingresso nel mercato

b) Agevolare la crescita dei modelli di business e delle soluzioni di servizio nel settore dell’Economia Blu

c) Ridurre il rischio degli investimenti in questi progetti e facilitare così il loro accesso ad altri meccanismi di finanziamento per le fasi successive delle loro attività.

Azioni

Saranno finanziate proposte progettuali tese a:
– contribuire alla creazione di un prodotto e/o un servizio nell’Economia Blu;
– contribuire a uno o più obiettivi politici dell’UE, compresa la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, un’economia più circolare, la sicurezza energetica, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’inclusione delle comunità costiere, la creazione di posti di lavoro di elevato valore nell’Economia Blu, una migliore protezione, un uso sostenibile del capitale naturale o culturale;
– spostare le attività esistenti verso questi obiettivi.

I progetti dovrebbero avere il livello di maturità tecnologica 6-8. Il livello di maturità tecnologica (Technology Readiness Level – TRL) è una scala applicata da molti stakeholder del settore pubblico e dell’industria per valutare la maturità delle tecnologie/applicazioni in evoluzione in termini di fattibilità e potenziale commerciale. TRL 6 indica una tecnologia dimostrata in un ambiente pertinente; ambiente rilevante a livello industriale nel caso di tecnologie abilitanti fondamentali; TRL 8 indica una sistema completo e qualificato.

 

Settori di intervento (elenco non esaustivo):
– bioeconomia blu: coltivazione, allevamento o cattura di organismi viventi, di acqua dolce o salata, e attività basate sull’uso o sulla lavorazione di questi organismi;
– trasformazione digitale delle attività oceaniche e costiere;
– energia rinnovabile, compresa l’energia da vento, sole (galleggiante), dalle maree, delle onde e gradienti termici;
– tecnologie abilitanti quali sensori, materiali o rivestimenti resistenti alla corrosione o alle incrostazioni, digitalizzazione, apparecchiature di trasmissione dell’elettricità, piattaforme multiuso;
– produzione di nuovi prodotti da risorse viventi o non viventi che altrimenti verrebbero scartate e buttate;
– spedizioni più pulite;
– monitoraggio, bonifica o gestione dell’inquinamento;
– nuove facilities a supporto della diversificazione o dell’efficienza energetica dei porti;
– turismo che contribuisce alla protezione o alla conservazione del capitale naturale.

 

Il concetto di Economia Blu copre le attività economiche che si svolgono nell’ambiente marino o che utilizzano come fattori le risorse marittime, così come le attività economiche esterne ai settori citati ma che sono coinvolte nella produzione di beni o nella fornitura di servizi che contribuiranno a tali attività. Possono anche essere attività a terra, come produzione e trasformazione di microalghe, l’acquacoltura terrestre o simili.

Beneficiari

PMI a scopo di lucro stabilite in uno Stato UE (compresi i Paesi e territori d’Oltremare) ossia micro, piccole e medie imprese.

Entità Contributo

Il contributo potrà coprire fino al 70% dei costi ammissibili; le sovvenzioni saranno comprese indicativamente fra 700.000 e 2.500.000 euro.

Modalità e procedura

In generale una proposta progettuale può essere presentata da un consorzio (partnership) o da un singolo proponente.

La durata dei progetti sarà di massimo 36 mesi.

La documentazione per la preparazione delle proposte progettuali è disponibile sulla pagina web del bando indicata negli indirizzi utili.

Le proposte progettuali devono essere presentate in formato elettronico attraverso l’ Electronic Sumission Service (ESS) seguendo le indicazioni presenti sulle pagine web di riferimento.

La procedura di valutazione dei progetti avverrà in due fasi: nella prima fase si procederà ad una valutazione dei requisiti formali di ammissibilità, e a seguire tutti i progetti ammissibili saranno valutati rispetto alla capacità operativa e ai criteri di aggiudicazione: questa valutazione darà luogo ad una classifica dei progetti in ordine decrescente di punteggio. Fra i progetti inseriti in tale classifica passano alla fase 2 le proposte classificate coi punteggi più alti fino al punto in cui le sovvenzioni richieste generano un importo cumulato pari all’incirca al doppio del budget disponibile per il bando (il numero di progetti che passerà alla fase 2 sarà quindi dinamico, in funzione del volume di proposte ricevute che superano tutte le soglie di qualità e delle sovvenzioni richieste da quelle con i migliori punteggi).

I proponenti delle proposte passate alla fase 2 saranno quindi invitati a Bruxelles nella settimana 11-15 maggio 2020 per un colloquio in cui dovranno illustrare ed eventualmente chiarire il loro progetto e su questo otterranno un punteggio che, sommato al punteggio ottenuto nella fase 1, determinerà il punteggio finale e quindi la classifica dei progetti da finanziare fino a esaurimento del budget.

Il 25 novembre a Bruxelles si è svolta a Bruxelles una giornata informativa dedicata a questo bando: la registrazione è disponibile qui

Scadenza

27/02/2020

Referente

Commissione europea – Agenzia Esecutiva per le PMI (EASME)

Risorse finanziarie disponibili

22.505.000 euro

Il budget complessivo potrebbe essere aumentato di un ulteriore 20%.

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Fondi Europei – Serve davvero un attestato per poter scrivere un progetto europeo?

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Molti si domandano se serva un attestato o una certificazione per approcciarsi alla scrittura di un progetto europeo. La risposta è no.

 

Un progetto Europeo non ha bisogno di attestati per essere scritto

 

In un mondo del lavoro come quello in cui ci troviamo, spesso risulta importante avere quante più certificazioni, diplomi, lauree possibili. Ma nella praticità del lavoro, questi riconoscimenti certificano davvero sempre tutte le competenze? E nel campo dell’europrogettazione? Serve un attestato in materia di fondi europei per poter scrivere un progetto europeo? La risposta è no.

Ovviamente tutte le certificazioni che si ricevono nella vita sono importanti. Stanno a rappresentare un lavoro svolto, una competenza acquisita, una capacità, uno
studio. Sono chiaramente importanti, e svalutarli non è quello che intendiamo fare, vogliamo però porre l’attenzione sul fatto che, se quegli attestati non sono accompagnati da un vero sapere, reale, concreto, che sappia trasformare quelle nozioni in qualcosa di diverso, che sappia renderle concrete, forse lasciano il tempo che trovano.

 

See also:

 

“Rilasciate un attestato dopo il corso sui fondi europei?”

Alla fine di ogni corso che si frequenta, giustamente, viene richiesto un attestato, ed anche i nostri corsi sui fondi europei prevedono questo riconoscimento finale. È importante però sapere che è necessario accompagnare questo certificato sapere con un saper fare. Ed il sapere fare, saper scrivere un progetto europeo, è una competenza che può essere certificata solo dopo la reale scrittura (e auspicabile vittoria) di tale progetto.

Dunque se avete il desiderio di proporvi presentandovi in qualche ente che magari è alla ricerca di personale per quanto riguarda la progettazione europea, non mostrate solamente gli attestati, ma cercate di far comprendere quanto quegli attestati possano essere stati produttivi ed abbiano accresciuto la vostra formazione al punto tale da rendervi abili scrittori di progetti europei ed esperti in fondi europei. Questo però si può verificare solo sul campo, aprendo il nostro computer e cominciando a scrivere.

La Commissione Europea non richiede alcuna certificazione a coloro che aprono il formulario web e si approcciano alla scrittura di un progetto europeo, quindi non lasciatevi frenare dall’idea che sia necessario un attestato. Certo, averlo è un riconoscimento, ma il vero grande riconoscimento ci sarà nel momento in cui riceverete una mail che vi comunicherà che il vostro progetto europeo ha vinto.

Quello che noi consigliamo sempre dunque è di studiare, formarsi ed informarsi non per avere un nuovo diploma da appendere al muro, ma per acquisire le competenze e conoscenze per poter scrivere subito dopo un corso, un progetto europeo in autonomia.

 

 

Vuoi diventare esperto in fondi europei?

 

 

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News dal terzo settore – I titoli di solidarietà

Oggi parleremo dei titoli di solidarietà, ne vedremo le principali caratteristiche e relative scadenze.

Che cosa sono i titoli di solidarietà?

I titoli di solidarietà sono obbligazioni ad altri titoli di debito non subordinati, non convertibili e certificati di deposito raccolti dagli Istituti di credito in favore degli enti del terzo settore per lo svolgimento delle attività indicate dal decreto legislativo 117/2017.

Gli istituti di credito devono pubblicare almeno una volta l’anno sul loro sito i dati relativi agli enti che hanno ricevuto finanziamenti con il dettaglio delle attività svolte.

È fatto divieto applicare commissioni di collocamento. Inoltre le obbligazioni e gli altri titoli di debito devono avere scadenza non inferiore a 36 mesi, mentre i certificati di deposito hanno scadenza non inferiore a 12 mesi.

Vuoi imparare a coniugare le attività del terzo settore con la gestione dei fondi europei?