Dalle risposte raccolte emerge una ‘visione crepuscolare’, distante dagli effetti speciali della retorica dell’innovazione e dalle dicotomie del dibattito pubblico, in cui nuove forme e oggetti, seppur ancora sfumati, sono sostenuti da un approccio pragmatico al ripensamento della scuola. Rendendo feconde le esperienze della DaD nell’orizzonte del presente, questa visione va oltre le inadeguatezze della lezione frontale e del modello trasmissivo, puntando verso alcune principali aree di cambiamento: le metodologie didattiche, l’integrazione delle tecnologie digitali, la centralità del corpo nel curricolo, lo spazio-tempo della scuola e le condizioni del lavoro educativo nell’era digitale.
Su tutto ciò si è discusso e riflettuto durante l’evento di presentazione online “Nel crepuscolo dell’ora di lezione”, tenutosi lo scorso 18 giugno, a cui hanno preso parte, oltre agli autori del rapporto – Paolo Landri (IRPPS-CNR), Giuseppina Rita Jose Mangione (INDIRE), Giuseppina Cannella (INDIRE), Laura Parigi (INDIRE), Rudi Bartolini (INDIRE), Danilo Taglietti (Dipartimento di Scienze Sociali, Università di Napoli ‘Federico II’), Emiliano Grimaldi (Dipartimento di Scienze Sociali, Università di Napoli ‘Federico II’), Anna Milione (IRPPS- CNR), Anna Tancredi (INDIRE) – anche Mario Paolucci (Direttore IRPPS-CNR), Maria Chiara Pettenati (Dirigente di Ricerca INDIRE), Paolino Marotta (Presidente Nazionale ANDIS), Gianna Cappello (Università di Palermo – Presidente Nazionale MED), Franco Lorenzoni (Casa Laboratorio Cenci).