Il trend di Erasmus è sempre in crescita fortunatamente e il tirocinio, in particolare, registra l’incremento più evidente. Gli ultimi dati disponibili ci raccontano di un aumento del 7.1%, con 8.543 studenti impegnati in una mobilità internazionale per traineeship Erasmus nell’a.a. 2016/2017.
Mobilità | a.a. 2016/2017 | a.a. 2015/2016 | Incremento |
N. Studenti in mobilità per studio | 27.497 | 26.369 | 4,3% |
N. Studenti in mobilità per tirocinio | 8.543 | 7.975 | 7,1% |
Totale Studenti | 36.040 | 34.344 | 4,9% |
N. Docenti in mobilità per attività di insegnamento | 2.098 | 2.069 | 1,4% |
N. Staff in mobilità per formazione | 1.182 | 987 | 19,8% |
Totale Staff | 3.280 | 3.056 | 7,3% |
Ma il tirocinio ci interessa soprattutto perché crea occasioni di contatto tra gli studenti e le imprese. In tantissimi casi questo si traduce in opportunità concrete di inserimento nell’organico aziendale. In questi casi Erasmus+ è un canale ulteriore e importante attraverso il quale veicolare su un piano internazionale l’ottima formazione offerta dai nostri atenei ma anche l’alto grado di responsabilità, impegno e serietà con cui gli studenti vivono queste esperienze.
Erasmus Plus è il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport2014-2020
Il programma, approvato con il Regolamento UE N 1288/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, combina e integra tutti i meccanismi di finanziamento attuati dall’Unione Europea fino al 2013:
- il Programma di apprendimento permanente (Comenius,Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig)
- Gioventù in azione
- i cinque programmi di cooperazione internazionale (Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati)Comprende inoltrele Attività Jean Monnet e include per la prima volta un sostegno allo Sport
Il programma integrato permette di ottenere una visione d’insieme delle opportunità di sovvenzione disponibili, mira a facilitare l’accesso e promuove sinergie tra i diversi settori rimuovendo le barriere tra le varie tipologie di progetti; vuole inoltre attrarre nuovi attori dal mondo del lavoro e dalla società civile e stimolare nuove forme di cooperazione.
Erasmus+ si inserisce in un contesto socio-economico che vede, da una parte, quasi 6 milioni di giovani europei disoccupati, con livelli che in alcuni paesi superano il 50%. Allo stesso tempo si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. Ciò dimostra il sussistere di importanti deficit di competenze in Europa.
Erasmus+ è pensato per dare risposte concrete a queste problematiche, attraverso opportunità di studio, formazione, di esperienze lavorative o di volontariato all’estero. La qualità e la pertinenza delle organizzazioni e dei sistemi europei d’istruzione, formazione e assistenza ai giovani saranno incrementate attraverso il sostegno al miglioramento dei metodi di insegnamento e apprendimento, a nuovi programmi e allo sviluppo professionale del personale docente e degli animatori giovanili, e attraverso una maggiore cooperazione tra il mondo dell’istruzione e della formazione e il mondo del lavoro per affrontare le reali necessità in termini di sviluppo del capitale umano e sociale, in Europa e altrove.
Il bilancio di 14,7 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 rappresenta un aumento del 40% rispetto alla programmazione precedente. Finanziamenti addizionali riguardano la mobilità nel campo dell’istruzione superiore e per la costituzione di capacità con il coinvolgimento di paesi terzi.
Erasmus+ promuove opportunità per:
- studenti, tirocinanti, insegnanti e altro personale docente, scambi di giovani, animatori giovanili e volontari.
- creare o migliorare partenariati tra istituzioni e organizzazioni nei settori dell’istruzione, della formazione e dei giovani e il mondo del lavoro
- sostenere il dialogo e reperire una serie di informazioni concrete, necessarie per realizzare la riforma dei sistemi di istruzione, formazione e assistenza ai giovani
Per la prima volta il Programma concede finanziamenti non solo a università e istituti di formazione, ma anche a partenariati innovativi, le cosiddette “alleanze della conoscenza” e “alleanze delle abilità settoriali”, che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro consentendo agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare nuovi programmi e qualifiche per colmare le lacune a livello delle abilità.
In ambito sportivo, il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali contratare le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione sociale e l’attività fisica per tutti.